UNICREDIT, PUNTO DI SVOLTA Si è chiusa in anticipo, già il primo giorno l'offerta in borsa dei diritti di opzione (15 milioni di euro) non esercitati

Si è conclusa in anticipo l’offerta in borsa dei diritti di opzione non esercitati di Unicredit  nell’ambito dell’aumento di capitale da 13 miliardi chiuso la settimana scorsa. Lo ha reso noto la stessa banca. L’istituto di credito guidato dall’amministratore delegato Jean Pierre Mustier ha scritto che nella prima seduta di Borsa (quella di giovedì 23 febbraio) sono stati venduti tutti i 1.469.645 diritti di opzione non esercitati nel periodo di offerta relativi alla sottoscrizione di 3.821.077 azioni ordinarie di nuova emissione Unicredit  per un totale di 15.063.861,25 euro. Di conseguenza, l’esercizio dei diritti inoptati acquistati nell’ambito dell’offerta in borsa e conseguentemente la sottoscrizione delle nuove azioni dovranno essere effettuati entro il 2 marzo 2017, fa sapere la banca. L’inoptato verrà messo a disposizione tramite gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli e potranno essere utilizzati per la sottoscrizione delle nuove azioni a 8,09 euro per azione, nel rapporto di 13 nuove azioni ogni 5 diritti inoptati.Come ha certificato anche Gian Maria Gros-Pietro, il presidente del principale concorrente di Unicredit , Intesa Sanpaolo : “Il successo dell’operazione è un segno positivo per tutto il mercato bancario italiano. Credo che questa operazione dimostri che le banche funzionano se sono gestite correttamente con obiettivi condivisibili dagli investitori”.