Cielo e Terra che si incontrano e dalla loro unione nasce un’azienda. Un’azienda tra “Cielo e Terra”… di nome e di fatto. I vigneti dell’azienda si estendono sui Colli Berici, un territorio di origine vulcanica a Sud di Vicenza. Dietro a un prodotto non c’è semplicemente un’azienda, ma una storia e una comunità e dentro ogni bottiglia “c’è tutto il territorio”. Ci racconterà proprio questo, oggi, Paola Cielo, che cura la Comunicazione e le Pubbliche Relazioni di Cielo e Terra S.p.A
Dove inizia la vostra storia?
Da lontano e ha uno stretto legame con il territorio, nel connubio tra la famiglia Cielo e i viticoltori delle Cantine Colli Berici. Nelle campagne di Vicenza, nel 1908 il piccolo podere del bisnonno diede vita all’attività, portata poi avanti dal nonno e dalla terza generazione che negli anni ’60 costituì la cantina attuale. Un’espansione portata avanti anche oggi da Luca e Pierpaolo, la quarta generazione.
Nel 1999 la svolta, con l’acquisto della partecipazione di maggioranza nella società Cielo S.p.A., dando vita a Cielo e Terra S.p.A. Oggi, con oltre 1.000 soci viticoltori e oltre 3000 ettari di vigneto, Cantine dei Colli Berici è una cooperativa solida e rinomata per le sue produzioni. Cielo e Terra esporta in più di 65 paesi ed è azienda leader nella sostenibilità e produttrice di vini di valore, dal consumo quotidiano alle occasioni speciali.
Quali sono gli elementi che vi contraddistinguono?
Oltre alla precisa identità territoriale, il progetto di filiera integrata mira alla valorizzazione delle produzioni autoctone e alla redistribuzione equa del valore, garantendo al tempo stesso il consumatore sulla qualità delle uve prodotte.
Come descrivereste la filosofia dell’azienda?
Cielo e Terra è da sempre attenta a creare valore equo in tutta la filiera garantendo ai viticoltori, anche i più piccoli, una protezione dalle fluttuazioni dei prezzi. Nel 2020, motivo di grande orgoglio, è stata attenuta la certificazione BCorp che ne sancisce valori come il rispetto dei più stringenti standard etici, producendo profitto e contemporaneamente benefici di carattere sociale e ambientale. Etica e sostenibilità sono concetti declinati non solo sull’ambiente, ma anche in termini di dignità delle persone, economia, impatto dell’azienda sulla comunità, trasparenza, con particolare riferimento alla sostenibilità, economica, ambientale e sociale.
Qual vino vi rappresenta di più?
Non esiste un singolo vino, per noi sono tutti di grande valore, non solo per la qualità che sanno esprimere, ma anche per la storia delle persone e del territorio da cui prendono vita. Più che di singola etichetta parlerei di canali. Abbiamo infatti la linea retail che ci vede presenti nelle principali insegne nazionali, con vini da tavola ideali per il gusto italiano, come Freschello. Ma abbiamo produzioni varie, dal PInot grigio al Prosecco. Senza tralasciare le etichette storiche come Cà Defrà da cui tutto ebbe origine”.
Stefania Tessari