Una vita in un’altra terra, non per cambiare l’Africa L'associazione Dada Maisha: Sorella vita è una realtà nata nel 2007 dopo alcuni viaggi ed esperienze fatti da Fernanda Zantedeschi e Anna Coppola in Tanzania

Dada Maisha. Sorella vita. Una vita che sorge nuovamente, in un’altra terra. “Questo il nome della nostra nascita in terra tanzana”. Questa è la storia di Anna, Paolo, Fernanda e altri che, da diciassette anni, condividono “ore rubate al sonno e al tempo libero per sognare una terra mai troppo lontana o preparare la valigia”, e “sforzi, sogni, gioia e tante risate per creare un’associazione laica e senza fini di lucro che non vuole cambiare l’Africa”. A raccontarci questa realtà è Fernanda Zantedeschi, segretario tesoriere e vicepresidente di Dada Maisha E.T.S., nonchè uno dei soci fondatori.
Come è nata la vostra realtà?
La nostra realtà è nata nel lontano 2007, dopo alcuni viaggi ed esperienze fatti da me e dalla nostra Presidente, la signora Anna Coppola, in Tanzania, nella regione di Morogoro ed omonima città. Vedere con i propri occhi, toccare con mano la realtà di estrema povertà e abbandono in cui versavano tanti bambini e ragazzi, non ha potuto lasciarci indifferenti: al nostro rientro in Italia abbiamo deciso fondare una Onlus ed il 19 giugno 2007 abbiamo ottenuto il riconoscimento da parte dell’Ag. delle Entrate e l’iscrizione all’apposito registro.
Qual è stata la prima attività realizzata?
Il nostro primo impegno è stato verso l’educazione scolastica dei più piccoli e si è concretizzato nella costruzione della Scuola Materna Dada Maisha Chekechea a Kola, nella periferia della città di Morogoro, frequentata, ad oggi, da un centinaio di bambini fra i più poveri della zona: siamo, infatti, convinti che la promozione sociale passa soprattutto attraverso l’istruzione. Dare a quanti più bambini possibile l’opportunità di studiare significa offrire loro la speranza di un futuro migliore. La frequenza è completamente gratuita e supportiamo tutte le spese attraverso il progetto di sostegno a distanza “Saidia Mtoto” (Aiuta il Bambino).

Casa famiglia per ospitare 8 bambini

Quali altri progetti avete realizzato in quasi 17 anni?
I progetti sono stati molteplici: la casa famiglia che ospita attualmente 8 bambini di età compresa fra i 6 ed i 14 anni, oltre a tre ragazzi più grandi che tornano durante le vacanze scolastiche; un pozzo che ha risolto il costante problema della mancanza d’acqua per la casa e la scuola materna; otto casette in mattoni e tetto in lamiera, in sostituzione delle capanne che dovevano essere ricostruite dopo ogni stagione delle piogge; un mulino per la macina del grano, mezzo di sostentamento per otto mamme e le loro famiglie; borse di studio (Progetto Mwanafunzi) per una decina di ragazzi che frequentano scuole superiori, professionali e università. Ultimo sogno realizzato: il nuovo asilo a Kiroka, un villaggio lontano da tutti gli insediamenti che conoscevamo.
In quale territorio operate?
Dal 2020 operiamo anche nella regione di Tanga, nei villaggi di Mbogoi e Mkindi: nel primo, su richiesta della popolazione, abbiamo costruito ed attrezzato completamente un piccolo reparto maternità che, a tutt’oggi, ha consentito la nascita in sicurezza di più di 150 bambini e questa, direi, è una “storia” degna di essere definita virtuosa! Nel secondo abbiamo realizzato un pozzo che fornisce acqua pulita a tutti gli abitanti dei dintorni.
Avete un progetto in cantiere di cui vorreste parlare?
Al momento l’unico progetto in cantiere è il pozzo che stiamo realizzando adiacente alla maternità: dobbiamo completare l’impianto idraulico che porterà l’acqua direttamente nei locali…purtroppo, a causa di piogge abbondantissime che stanno cadendo in questo periodo i lavori sono momentaneamente sospesi.
Di che tipo di supporto avete maggiore bisogno?
Una piccola realtà come la nostra sopravvive grazie al “passaparola”, tutti i nostri sostenitori sono parenti, amici ed amici di amici, che ci conoscono personalmente e sono sicuri che il 100% di quanto donato va usato per sostenere i nostri progetti a breve o lungo temine. Non abbiamo alcun tipo di spese di amministrazione o di gestione, dato che la sede legale è a casa mia.
Cosa vi augurate dal futuro per la vostra realtà?
Ci auguriamo solo di poter continuare il nostro lavoro ed aiutare più persone possibili, anche se è sempre più difficile trovare nuovi sostenitori.
Stefania Tessari
puntata numero 27