Giovedì 9 novembre alle 20,45 al Teatro della SS.Trinità si terrà un concerto in ricordo del poeta chirurgo cantautore e consigliere comunale Claudio Bifo Bassi. La direzione artistica e la regia è diretta dal giornalista e critico musicale Giampaolo Rizzetto con il sostegno di Modus Teatro.
La serata vedrà sul palco attori (Marco Campedelli, Elisabetta Fadini e Massimo Totola) e una trentina di musicisti che hanno aderito con affetto e grande sensibilità. All’evento sarà presente l’assessora Marta Ugolini.
Per la Cronaca ci siamo fatti raccontare la serata da Giampaolo Rizzetto che ci ha illustrato l’evento.
Claudio Bifo Bassi: un chirurgo, un consigliere, un poeta e un amante della musica rock, blues e pop. Qual è il legame che vi unisce?
Sicuramente la musica. Ma dal punto di vista umano la sua sensibilità, il suo fare da gentiluomo e i suoi grandi valori che mi hanno sempre colpito. La sua disponibilità nei confronti del prossimo e la sua profonda umanità che nasceva dall’esigenza di nutrire speranza nei confronti della vita sono state delle caratteristiche che non passavamo mai inosservate. Era il suo modo di accettare il dolore e la sofferenza del quotidiano, anche se in questo eravamo molti diversi, ho sempre ammirato e osservato con grande stima la luce che emanava.
Il 10 novembre sarebbe stato il compleanno di Claudio. In che modo questo evento vuole onorare questa data?
L’anno scorso organizzai a sorpresa una serata in suo onore per i suoi 70 anni in cui Claudio si esibì. Quest’anno, dopo la sua morte, ho voluto comunque continuare ad omaggiarlo nel luogo dove si è esibito per l’ultima volta. Sarà un modo per festeggiare ancora il suo compleanno e per ricordarci di lui.
Come sarà strutturata la serata?
Si partirà con l’introduzione di Marco Campedelli. A seguire l’omaggio della sua band “Bifo Combo’’. Dopo un momento di pausa Elisabetta Fadini e Massimo Totola leggeranno “Musicanti’’ e la “Ballata delle mani’’ le ultime due canzoni scritte da Claudio Bifo Bassi.
Si proseguirà con l’esibizione di nove gruppi (Canzoniere veronese; Peppe Castellani Quartet; Smogmagica; Ceriani Sextet; Almiro Comucci and friends; Giuliana Bergamaschi Trio; Gilberto Lamachi Quartet; Bidoli-Terragnoli Trio; Teo Ederle) che non è altro che l’omaggio degli amici di Claudio sulla sua evoluzione musicale che in quarant’anni ha attraversato tanti filoni e generi diversi. Claudio si è infatti interessato dapprima al folk per passare poi al blues, al jazz, al rock fino al cantautorato italiano di Gaber, Iannacci, Guccini, Ciampi, Fossati e De André.
Quale significato assume per lei questo concerto e quale messaggio vuole trasmettere?
Vorrei dar continuità al suo vissuto e tenere vivo il suo ricordo. L’anno prossimo mi piacerebbe che si mantenesse questa tradizione, magari in altri termini, ma non può finire tutto il prossimo giovedì a mezzanotte. Non renderebbe onore alla sua vita e a tutta l’eredità culturale e umana che ci ha lasciato.
Francesca Brunelli