Una storia di impresa e solidarietà Inserite nel mondo del lavoro 260 persone in fragilità. Oggi la cooperativa conta oltre 100 soci (75% fragili), tra i partner 50 aziende e una decina di enti locali, un fatturato di due milioni di euro.

Quarant’anni di storia e di impegno, coniugando impresa e solidarietà, con l’obiettivo di aiutare persone in situazione di fragilità a recuperare la propria autonomia attraverso il lavoro: è davvero un traguardo importante, che la cooperativa sociale San Marco di Peschiera del Garda ha festeggiato a Peschiera del Garda insieme ai soci, i volontari, le istituzioni e le aziende partner.

Nata nel 1984, è stata tra le prime in Italia, all’indomani della legge Basaglia, ad accogliere e formare al lavoro ex pazienti degli istituti psichiatrici. In questi quattro decenni sono stati oltre 260 le persone fragili inserite nel mondo del lavoro grazie alla cooperativa: di loro 32 hanno svolto un tirocinio formativo e 228 sono state assunte in San Marco o in aziende esterne. Sono uomini e donne di diversa età con fragilità fisica o mentale, persone detenute ed ex detenute, madri sole, o ancora persone in situazioni di difficoltà sociali e lavorative, magari a causa di gravi malattie.

Oggi la cooperativa è una realtà imprenditoriale che conta 106 soci lavoratori (di cui il 74% in fragilità) e 9 volontari, e genera un fatturato annuo di circa due milioni di euro. Nel solo ultimo triennio oltre 50 aziende leader del Veneto e della Lombardia (dalla Piscine Castiglione/A&T Europe a Franke e Volkswagen Group, Acmi Labelling, Cartiera Mantovana, Cubi, Georg Fischer, e ancora Rittal, gruppo Migross, Mondial Forni, Orthofix, Serit e Wuerth…) e una decina di enti locali l’hanno scelta come partner, riconoscendone gli alti standard di efficienza, qualità produttiva e professionalità.

Numerosi i servizi gestiti a partire da quelli delle pulizie di spazi civili e sedi industriali, pulizie di cigli stradali e servizi di sanificazione, fino alla gestione di ecocentri, complessi ricettivi, biblioteche e mense. A questi si affiancano, presso lo stabilimento di Monzambano, in provincia di Mantova (acquistato nel 2000 grazie a un contributo della Fondazione Cariverona), le attività di assemblaggi meccanici, plastici, cartacei, metallici, e ancora di confezionamento, cablaggi e assemblaggi di materiale elettrico.

«La nostra è una storia fatta di persone – ha detto la presidente Cristina Bertucco, alla guida dell’impresa dal 1993 –. Aiutare quelle che si trovano in situazioni di fragilità nella riconquista della propria dignità e autonomia attraverso il lavoro è un percorso a volte faticoso ma senz’altro ricco di soddisfazioni, che vengono dal condividere i traguardi raggiunti da ciascuna di loro. E per ognuno si costruisce un progetto personalizzato, con il fine ultimo di valorizzare sempre l’unicità della persona». «I quattro decenni hanno visto la cooperativa attraversare anche momenti di difficoltà, quelli congiunturali, comuni a tante altre imprese, e non solo – ha continuato la presidente –. Ma lo spirito e la determinazione dei soci non sono mai stati minati, e anzi sono stati sempre la leva per andare avanti con ancora maggior impegno. Continuiamo a pensare che con la nostra attività stiamo contribuendo, insieme ai nostri partner, alla costruzione di un “welfare di comunità” per far fronte alle vulnerabilità sociali, vecchie e nuove».

«La cooperativa San Marco è un valore aggiunto per il nostro territorio e per la comunità intera – ha evidenziato intervenendo Maria Orietta Gaiulli, sindaco del Comune di Peschiera del Garda –. Poter contare su questa realtà, che da sempre riserva grande attenzione alle persone in situazioni di fragilità, negli anni è stata una risorsa per il Comune. Alla cooperativa il nostro plauso e il nostro grazie non solo per lo sguardo sempre vigile nei confronti della fascia debole della popolazione, ma anche per gli alti livelli raggiunti in campo lavorativo in questi primi quarant’anni di attività».

In occasione dei festeggiamenti anche l’intervento in videocollegamento di Sonia Brescacin, presidente della Quinta Commissione Politiche sociosanitarie del Consiglio regionale del Veneto: «Faccio le mie congratulazioni alla cooperativa San Marco per il suo costante impegno nel promuovere l’inclusione sociale e migliorare la qualità della vita delle persone più fragili. quarant’ anni di attività in questo settore sono la testimonianza di un grande impegno e dedizione, un positivo esempio di impresa sociale».

Sempre attenta alle esigenze del mercato e ai bisogni della comunità, la San Marco ha saputo nel corso degli anni differenziare la propria attività valorizzando le capacità e le competenze dei lavoratori.

Numerosi i progetti realizzati nel tempo con le pubbliche amministrazioni locali, a partire da quello con il Comune di Lazise, per il quale la cooperativa ha gestito dal 2014 al 2024 tutti i servizi del campeggio comunale. E ancora, diverse le collaborazioni con il Comune di Peschiera del Garda come per il progetto “Investire per il futuro” rivolto ai cittadini disoccupati di età superiore ai ventun anni, ai quali, accanto a un’attività lavorativa part time, la cooperativa ha fornito anche un percorso di accompagnamento e riqualificazione (stesura del cv, bilancio di competenze, orientamento). In continuo dialogo con il territorio, la cooperativa inoltre accoglie in visita ormai da diversi anni i bambini delle classi quinte della Scuola Primaria di San Benedetto di Lugana: occasioni sempre importanti di arricchimento e conoscenza reciproca.

Fiore all’occhiello per la regione, San Marco rappresenta un modello di impresa cooperativa di successo a cui guardano con attenzione anche paesi oltre i confini nazionali: da qualche anno accoglie delegazioni di rappresentanti di enti pubblici e cooperative sociali provenienti dalla Polonia e recentemente ha riscosso grande interesse anche da parte del governo dell’Azerbaigian.