“La scelta di non svolgere il Festival lirico 2020 all’Arena di Verona è dolorosa ma, purtroppo, inevitabile. L’emergenza Covid è tuttora in corso ed sarebbe impossibile, in una situazione del genere, garantire la sicurezza dei lavoratori e dei fruitori. Si tratta di un problema enorme che, nel caso specifico, tocca la vita di 1500 persone, tra dipendenti diretti e indiretti della Fondazione, circa 900, e 600 stagionali di società di servizi. Ma che riguarda tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo”, è l’opinione di Alessia Rotta, deputata del Pd.
“Per questo, il Ministero dei Beni culturali si è attivato per mettere in campo le prime misure per il sostegno al comparto, dalle realtà più grandi a quelle più piccole che operano nei settori del teatro, della musica, della danza, del circo che sono prive del sostegno statale e pertanto sottoposte a maggiori incertezze’, ha proeseguito la Rotta.
“In questo senso, il Ministro Franceschini ha firmato il decreto che avvia le procedure per il riparto di 20 milioni di euro a sostegno delle realtà delle arti performative che non hanno ricevuto contributi provenienti dal FUS nel 2019. Sono risorse che provengono dai fondi istituiti con il decreto “Cura Italia” che destinano 130 milioni di euro alle emergenze dello spettacolo e del cinema.
A ciò si aggiunga l’estensione del contributo di 600 euro previsto dal Decreto Cura Italia, che aumenterà con il prossimo provvedimento, anche ai lavoratori dello spettacolo intermittenti. In questo modo, si tutela l’intera platea dei lavoratori dello spettacolo, a prescindere dalla tipologia del contratto di lavoro in essere.
Sappiamo bene che si tratta di uno dei settori maggiormente colpiti dalla chiusura generalizzata delle attività. E, purtroppo, considerata la natura dell’emergenza sanitaria in corso, sarà tra gli ultimi che riuscirà di nuovo a operare pienamente.
Il governo farà quanto possibile per tutelare i lavoratori del mondo dello spettacolo”.