A renderlo grande dandogli estrema fiducia è stato Sarri quando lo ha allenato ad Empoli. Ma a disegnare per lui il ruolo che nelle ultime due stagioni lo ha proiettato tra i centrocampisti offensivi più forti del campionato è stato Liverani a Lecce. Riccardo Saponara è il grande colpo del Verona targato Marco Baroni. Oltre ai piedi buoni nella conferenza stampa di presentazione dimostra anche una parlantina sciolta e, soprattutto, idee chiare. “Ho avuto grandi allenatori – afferma Saponara – da Pioli, a Giampaolo, Paulo Sousa e Thiago Motta. In effetti Sarri è stato il primo a vedere in me qualcosa che anch’io all’epoca non vedevo. Come trequartista puro facevo fatica, a Lecce Liverani mi ha ritagliato questa posizione sulla sinistra che con Italiano a Firenze nelle ultime due stagioni mi ha regalato grandi soddisfazioni”.
Per lui un possibile ruolo anche di leader del nuovo Verona, ruolo che Saponara, con intelligenza, accetta con riserva.
“Un eventuale ruolo di leader – ribadisce Saponara – non sta a me darlo ma penso siano altri a dovermelo assegnare. Essere leader vuol dire tanto e poco. Quello che conta è il campo e quello che si riesce a fare dentro il campo”.
Saponara sottolinea anche come “Sogliano mi ha contattato prima della scadenza del mio contratto, qualche mese fa. Poi quando si è concretizzata l’idea di venire a Verona ho scelto senza dubbi questa piazza ancor prima che arrivasse l’allenatore. Una piazza calda come piace a me e una città molto bella e a me piace vivere la città in cui lavoro”.
Infine uno sguardo a quello che sarà l’obiettivo del suo Verona.
“Giocare per salvarmi? È una cosa che mi carica. È un obbiettivo diverso da quello per cui ho giocato negli ultimi due anni, ma prima c’ero abituato. Dovremo partire con un’attenzione diversa rispetto allo scorso anno. Credo che il mister abbia ben chiaro cosa significhi, dovremmo seguirlo bene e farci trovare pronti. Ho trovato un gruppo consapevole delle sue qualità che va forte in allenamento. Ci sono tanti giovani con qualità. Mi sembra di rivedere l’Empoli in cui ho giocato in A con Sarri”. Speriamo davvero che Saponara abbia doti anche da veggente.
Mauro Baroncini