Una passeggiata senza una precisa meta, in compagnia dei caldi e avvolgenti colori dell’autunno, in Lessinia.
Dopo qualche passo in salita, una distesa di silenzio invade la visuale.
Un silenzio che è contemplazione, rispetto, ma è anche immensità, e poi laggiù, l’inaspettato.
Un albero solitario che pare attendermi, prima che gli ultimi raggi di sole si congedino augurandogli un rigenerante e meritato ristoro.
Una passeggiata senza meta, dicevo. Mi ero sbagliata, ma non potevo saperlo, la meta c’era eccome.
L’importante non era avere la granitica certezza che ci fosse, ma crederlo intimamente. Così l’ho trovata.