Una pacifista “guida” il Carroarmato “Qui trovate tante cose buone ma chi viene qui se ne deve andare con un’emozione”

“Io non ho mai fatto questo lavoro, e non mi interessa essere un ristorante. Ciò che conta è che chi viene qui, se ne deve andare con un’emozione”.
Annalisa Morandini è sicuramente una donna di
polso, principalmente mamma di 3 figli/e, che un giorno decise di diventare proprietaria di un’osteria. Dal 1988 alla guida, assieme alla figlia Lara, del Carroarmato: “E pensar che mi son ‘na pacifista. Ma stian parlando di un posto aperto negli anni ’20 con questo nome, e non ne ho trovati di altri all’altezza”.
Un palazzo del 1300, a due passi da S. Anastasia, che ha mantenuto al suo interno la struttura di una casa: un grande salone, riempito di tavole e panche, che si prestano a
rispecchiare al meglio i canoni di una vera osteria. Piatti semplici, arredi rustici, dove il passato si fa sentire e una buona bottiglia di vino consigliata da Annalisa, vi farà dimenticare il presente.
Come nasce l’idea di aprire il Carrormato?
Per i casi della vita, ho sempre avuto la passione del vino e son capitata qua. Uno che viene qui non si fermerà mai solo per un caffè, questo posto per me è “una magia del tempo, che non ha più
tempo”.
Cosa intendi?
Che uno che viene qui lo fa per viversi la magia di queste mura, e anche la mia cucina rispecchia questo spirito; pochi piatti, come la pasta e fagioli, fatti con sentori primordiali. Come li faccio a casa, li faccio anche qui, e pensa che all’inizio la cucina non c’era.
Com’era all’inizio?
Facevamo solo qualche assaggio, i nervetti, i panini, le verdure grigliate e poi c’erano i concerti jazz
ad accompagnare il tutto. Diciamo che questo posto è nato per il vino, per dar qualcosa da mangiare davanti a una buona bottiglia.
E il cambiamento quando è avvenuto?
All’inizio dei 2000, anche se il cambiamento non è stato nostro, ma della gente. E’ arrivato il cellulare e ha cambiato le carte in tavola, è stato un cambiamento storico: qui una volta i ragazzi si davano appuntamento, per decidere cosa fare poi durante la serata.
Mi par di capire, però, che la tua cantina sia ben fornita…
Lì non faccio mai entrare nessuno, la mia è una cantina naturale, mai calda d’estate e fredda d’inverno. La definisco una cantina lenta, ossia che quando un vino è fatto bene, lì è destinato a
durare. Per dire questo che stiamo bevendo è un “Col Solare” Cantina Antinori del ’97 prodotto in California: bisogna solo aver la passione di andar a scoprirli.”

LA RICETTA DEL GIORNO: “Pasta e fagioli, qua non sbagli. E assieme un buon Bardolino”

Piatto più richiesto?
Piatto Carroarmato, ossia tutto quello che proponiamo (ride). Scherzi a parte, ti direi la pasta e fagioli.
Come la fai?
Fagioli Lamon, soffritto di verdure, la salvia non deve mancare. E cotta almeno 2 ore, aggiungendo di tanto in tanto acqua di cottura.
Vino da abbinarci?
Un buon Bardolino o un Valpolicella giovane.
Prezzi?
Coperto 2€, antipasti tra i 5/12, primi 9/10, secondi 10/12, dolci 5

ErreEffe