Sono pronti i test per scoprire chi ha già sviluppato gli anticorpi del Covid-19. Potrebbe essere una svolta determinante nella lotta al virus. Chi risultasse immune, si capisce, potrebbe tornare presto in fabbrica e in ufficio. «La nostra unità di crisi» ha annunciato Luca Zaia durante la conferenza stampa quotidiana «ha approvato l’avvio del progetto scientifico per la ricerca molecolare con prova sierologica attraverso il prelievo del sangue». La fase sperimentale, ha sottolineato il governatore, partirà da 54 mila dipendenti della sanità e dalle case di riposo. «Faremo prelievi del sangue e analizzeremo le due immunoglobine che ci diranno per ogni individuo se ci sono già gli anticorpi e quindi l’immunizzazione» ha spiegato Zaia il quale, nel dare la notizia, ha fatto un parallelismo coi “monatti”, gli addetti pubblici che, in quanto immunizzati, nei periodi di epidemia pestilenziale erano incaricati dai comuni di trasportare nei lazzaretti i malati e i cadaveri.
DAI MEDICI ALLA POPOLAZIONE
«Una volta completata l’operazione sul personale sanitario e sulle case di riposo potrà essere estesa a tutti, ad esempio ai lavoratori, che così potranno avere una certificazione, essendo immunizzati. Sono arrivati i primi 10 mila test rapidi e per fine settimana dovremmo averli tutti e 700 mila». La curva dei contagi, pur drammatica, in Veneto continua a essere più bassa di quella delle previsioni degli algoritmi. Zaia però ha invitato ancora una volta tutti a non abbassare la guardia: «In questa settimana e durante la prossima ci giochiamo il futuro. Questa ci darà la direzione e la prossima ci dirà se iniziamo la discesa o andiamo a scontrarci contro il muro. Niente festa, pancia a terra e concentrati su questo sacrificio». Il governatore ha anche riferito di aver parlato col capo dello Stato: «Mi ha chiamato il presidente Mattarella per sapere come stava andando. Aveva letto i nostri dati e aveva visto cosa accade in Veneto». Zaia, infine, ha nuovamente tuonato contro l’Unione Europea: «È maledettamente e scandalosamente assente e non può accettare che ci sia un Paese come la Germania che stanzia 550 miliardi e uno, l’Italia, che ne mette a disposizione appena 25».
IL SINDACO
Da Palazzo Barbieri Sboarina ha lanciato un ulteriore monito: «Ci sono comportamenti non sanzionabili ma che non sono di buon senso. Mi sono arrivate un sacco di segnalazioni dalle cassiere dei supermercati: ci sono persone che si recano più volte al giorno a fare la spesa. I dati dei contagi stanno leggermente decrescendo, ma la gente continua a morire. Siamo la provincia in Veneto con più decessi, ed è una immensa tristezza. Solo in un mese abbiamo avuto più di 130 morti».
A.G.