“Oggi abbiamo presentato una Mozione per ribadire la nostra contrarietà al finanziamento per la ‘rettificazione del sesso’, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale del Veneto”. Ad annunciarlo è il Consigliere regionale Stefano Casali (Centro Destra Veneto – Autonomia e Libertà) tramite una nota condivisa dai colleghi Andrea Bassi e Fabiano Barbisan. “Con questo atto – spiega Casali – chiediamo a Palazzo Balbi e al Presidente Luca Zaia di applicare la legge regionale del 25 giugno 1993, n. 22 esclusivamente nei casi di patologie di ermafroditismo od anomalie di conformazioni fisiche. Inoltre invitiamo la Giunta a ritirare o modificare la Delibera nella parte dove riconosce un finanziamento di 600mila euro per il prossimo triennio per i disturbi di identità di genere, ricollocando tale somma per capitoli di spesa sanitaria di interessi comuni a tutti i cittadini”. “Purtroppo stiamo attraversando un momento storico difficile – conclude Casali – dove assistiamo ogni giorno a continui tagli che riguardano risorse di fondamentale importanza, da parte del Governo centrale a danno dei cittadini. Ribadiamo ancora una volta che i soldi pubblici devono essere spesi per risolvere le vere emergenze dei veneti”.