Una storia di sport e di razzismo, per ricordare che davanti alla follia umana nessuno può voltarsi o ritenersi intoccabile. Da oggi fino al 4 febbraio, nella speciale esposizione allestita nell’atrio di Palazzo Barbieri, a Verona si racconta la storia di Arpad Weisz, ex calciatore e allenatore ungherese di origine ebraica che condusse il Bologna alla conquista di due scudetti (1936 e 1937) e del prestigioso Torneo di Parigi. Promossa dal Comune di Verona e dal Museo Ebraico di Bologna, in collaborazione con Edizioni Minerva, la mostra ‘Arpad Weisz, una storia di sport e razzismo’ è un viaggio inedito nella storia, con la proposta di soluzioni comunicative nuove, come la graphic animation di Pier Paolo Paganelli, prodotta da Genoma Films e tratta dall’omonimo graphic novel di Matteo Matteucci, visibile nel percorso espositivo proposto. Una sorta di fumetto illustrato per i più giovani, che presenta la vita e i successi del protagonista Weisz. ‘Arpad Weisz, una storia di sport e razzismo’ è stata presentata ed inaugurata questa mattina in Comune dalla Vicesindaca Barbara Bissoli e dall’assessore alle Politiche Giovanili Jacopo Buffolo. Presenti il consigliere comunale Pietro Trincanato, la direttrice Museo Ebraico di Bologna Vincenza Maugeri e l’autore e illustratore del volume ‘Arpad Weisz e il Littoriale’ Matteo Matteucci. “La ricorrenza del 27 gennaio – ha spiegato la vicesindaca Bissoli – è tra le celebrazioni fondamentali che ci consentono di dare memoria della storia e dei valori della nostra comunità. La mostra valorizza e porta alla conoscenza del pubblico la storia di una vita spezzata, di un talento e di una passione sportiva fermati dalla follia delle leggi razziali e dall’orrore della shoah”. “In occasione del Giorno della Memoria – ha evidenziato l’assessore Buffolo – abbiamo voluto proporre eventi diversificati, in grado di ampliare lo sguardo ed approfondire temi nuovi e differenti, con focus speciali, com’è questa mostra, dedica alla figura di Arpad Weisz”. “Un primo passo – ha sottolineato il consigliere Trincanato – per un nuovo impegno del Comune a lavorare sulla cultura storica della città, con l’obiettivo di cercare di proporre temi che sono centrali nella nostra identità civile e democratica, ma con linguaggi alternativi, che si avvicinano in particolare alle nuove generazioni. Lo sport, in vista delle Olimpiadi invernali 2026, è uno dei temi che sono stati scelti per sviluppare tutta una serie di nuove iniziative di valorizzazione della città. Per i giovani è stato importante il coinvolgimento delle scuole, con la proposta di iniziative collegate alla mostra che hanno già registrato il tutto esaurito”. L’esposizione, a cura di Vincenza Maugeri, Carlo F. Chiesa e Pietro Trincanato, è aperta al pubblico, con ingresso gratuito, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18, domenica chiuso. Sarà effettuata un’apertura straordinaria domenica 29 gennaio, dalle 10 alle 18.
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