Una montagna di soldi. L’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Milano-Cortina vale circa 4 miliardi di euro di investimenti, opere e servizi nei territori che le ospiteranno. Poco meno di 3 miliardi confluiranno a Milano e in altre zone della Lombardia. Il calcolo è dell’Università Bocconi. La cifra rimanente, un miliardo 200 milioni, avrà ricadute positive sul nostro Veneto e il Trentino Alto Adige, regione che a sua volta verrà coinvolta nella manifestazione. Per ogni euro investito, ha messo nero su bianco la Bocconi, è previsto un ritorno di 2,7, con un saldo positivo di 868 milioni. A ciò va aggiunto il denaro che spenderanno le delegazioni delle nazionali per alloggio, ristorazione e spostamenti. E lo stesso discorso vale per i turisti. La rassegna, da qui alla sua conclusione – domenica 22 febbraio con la cerimonia finale all’Arena di Verona – creerà circa 36 mila posti di lavoro: soltanto in Veneto e in Trentino Alto Adige, secondo uno studio dell’Università Ca’ Foscari, ne creerà 13.80. La cifra però, e anche in questo caso Verona è pienamente parte in causa, è destinata ad aumentare, dato che parte delle nuove assunzioni nel settore turistico andranno a rafforzare un comparto già solido che dalle Olimpiadi riceverà ulteriore sviluppo. Insomma: molti posti di lavoro rimarranno anche quanto la fiaccola olimpica verrà spenta. Milano-Cortina, in base a uno studio dell’Università La Sapienza commissionato dal governo, dovrebbe incidere sul Pil per 2,3 miliardi nel periodo 2020-2028. Secondo lo stesso dossier il costo totale delle Olimpiadi 2026 sarà di 1,9 miliardi. L’esborso legato alla sicurezza, che pure è una delle varianti più complicate da calcolare, è stato stimato in 415 milioni: la previsione è di impiegare 15 mila agenti delle forze di polizia ai quali si aggiungeranno gli uomini della Protezione Civile e della vigilanza privata. In base al dossier del Coni la stessa somma, 415 milioni, verrà incassata dagli sponsor. Il comitato olimpico ha stimato una copertura di pubblico media dell’85% rispetto alla capienza complessiva degli impianti. Le sessioni di gara saranno 293 e l’incasso derivante dalla vendita dei biglietti, stando alle previsioni, sarà di 234 milioni Saranno inoltre investiti 346 milioni in infrastrutture, una cifra contenuta rispetto ai numeri generali, ma va detto che quasi tutte le località coinvolte hanno già impianti all’avanguardia. Il governatore del Veneto Luca Zaia esulta e ne ha pieno diritto dato che è stato tra i primi, forse il primo, a credere fortemente nell’assegnazione dei Giochi. E però lancia anche un monito: «Non devono diventare un ufficio complicazione affari semplici. Si approfitti anche a livello nazionale: basta con l’odio sociale di chi vede ladri dappertutto: è giusto che si facciano i controlli e bene, ma i controlli in questo momento rischiano di bloccare il Paese, iniziamo ad avere funzionari che non firmano più per paura. Dobbiamo pensare a un approccio nuovo» spiega Zaia a bordo del treno di ritorno da Losanna. «Faremo a breve incontri, sette anni sono tanti ma due righe in una pagina di storia». Il “doge” lancia un messaggio anche al Movimento Cinque Stelle, che dopo aver rinunciato per mano del sindaco Virginia Raggi alle Olimpiadi estive 2020 a Roma, con Chiara Appendino, a Torino, hanno fatto la stessa cosa: «Solo uno stolto non cambia idea, i 5 Stelle hanno l’opportunità di cambiare idea sul tema delle Olimpiadi, tendo la mano. È giusto che sul carro delle Olimpiadi ci siano tutti». «Può rientrare Torino? Io penso che il dossier per noi è chiuso così» ha aggiunto Zaia. «Mi spiace veramente perché sono stato quello che ha lavorato fino alla fine per avere le tre città, poi non posso dimenticare che con Torino c’erano i finanziamenti e senza no. Però direi di girare pagina e fare in modo che tutti adesso si lavori per le Olimpiadi. Ora ci vuole orgoglio nazionale. I 5 Stelle in Lombardia dicono “sono le nostre Olimpiadi” (il post di esultanza dei grillini è stato cancellato da Facebook, ndr), e per me è positivo, è giusto che si riveda anche il tema dei finanziamenti a livello nazionale. Ora in Italia non si parla più di spread, lettera all’Europa, Pil, crisi ma di Olimpiadi» conclude il governatore del Veneto. Il popolo sta dando delle indicazioni. I momenti di sublimazione dell’orgoglio nazionale sono questi grandi eventi».