Una mano ai più fragili. Un progetto dell’Ulss 9 scaligera coinvolge molti paesi Autorizzati 15 nuovi punti prelievo. Il servizio è rivolto a pazienti con più di 65 anni esenti da ticket per patologia oppure con fragilità sociale. L’attività è in capo al Laboratorio Analisi dell’Azienda e sarà svolta in spazi di proprietà dei Comuni

La rete di accesso ai prelievi per i pazienti fragili attraverso il consolidamento della collaborazione tra Ulss 9, Amministrazioni comunali, enti locali e Associazioni di volontariato è stato il tema toccato nella conferenza stampa di questa mattina all’Ulss 9. Erano presenti il direttore generale ULSS 9 Scaligera, Pietro Girardi, il direttore sanitario ULSS 9 Scaligera Denise Signorelli, il direttore UOC Funzione Territoriale Viviana Coffele, l’assessora ai Servizi Sociali Luisa Ceni e i sindaci dei Comuni coinvolti. Pietro Girardi ha introdotto l’argomento con un intervento rivolto a coloro che hanno reso possibile la realizzazione del progetto. “Oggi è un giorno importante- ha affermato- che rappresenta l’ennesimo coronamento di un forte lavoro di squadra tra i 15 Comuni coinvolti, l’Ulss e le Associazioni di volontariato. Il progetto consiste nel rafforzamento della rete di accesso ai prelievi per i pazienti più fragili. Questo è stato possibile anche grazie alla formazione del personale da parte dei miei colleghi che ha portato ad un innalzamento del valore qualitativo del servizio’’. I Comuni coinvolti sono Angiari, Bosco Chiesanuova, Casaleone, Castagnaro, Erbezzo, Isola Rizza, Mezzane di Sotto, Monteforte d’Alpone, Povegliano, San Giovanni Ilarione, Soave, Sona, Vestenanova, Villa Bartolomea e Villafranca. La parola è in seguito passata a Denise Signorelli che ha introdotto la novità principale del progetto: “L’innovazione consiste nel consolidamento della collaborazione tra Ulss 9, enti locali, Amministrazioni comunali e Associazioni volontarie con l’obiettivo di supportare coloro che hanno difficoltà a raggiungere i servizi più centrali. Ringrazio, in particolare, il Laboratori Analisi dell’Ulss 9 che ha reso questo processo operativo’’. Per Viviana Coffele, direttore UOC Funzione Territoriale: “Il percorso intrapreso con i sindaci è stato quello di rivedere le sedi che potevano svolgere la funzione di punti prelievo rispondendo alle regole della normativa vigente. Importante è creare una rete basata sulla sicurezza, sia per la fase preanalitica che per la corretta gestione del campione, e sul rispetto delle regole nell’ambito della salute. L’opportunità che noi diamo è quella di un’assistenza di prossimità dedicata soprattutto ai cittadini over 65 con patologie. Per concludere- ha affermato- la mission alla base di questa iniziativa è condivisa tra Ulss 9 e Amministrazioni comunali’’. Infine l’intervento dell’assessora ai Servizi Sociali Luisa Ceni ha sottolineato l’importanza della prossimità del servizio, necessario soprattutto per quei territori distanti dai centri nodali. Francesca Brunelli