Sharewood è una sorta di falegnameria sociale che da 7 anni coinvolge nel laboratorio della cooperativa Hermete a Fumane adolescenti e giovani che vivono un periodo di fragilità, o che hanno interrotto gli studi e non hanno accesso al mondo del lavoro. “Sociale” perché il fine di Sharewood è educativo e formativo in seno alla comunità; è un progetto finanziato da Fondazione San Zeno che, per la durata di un anno, accompagna giovani che per desiderio o obbligo devono svolgere una qualche attività quotidiana. Al centro di tutto è il gioco, e la sua realizzazione artigianale, con tutto il suo valore di creatività, condivisione, crescita. Per Hermete il gioco costituisce infatti un vero e proprio strumento educativo che, come testimoniano tante storie passate da Fumane, è felice input di partecipazione e motore di cambiamento.
“L’esperienza ci dice che Sharewood può funzionare bene come risposta a momenti di disorientamento e vulnerabilità –spiega Marcella Esposito, l’educatrice di Hermete coop. e coordinatrice di questa area – così come accompagna il giovane nelle prime dinamiche del mondo del lavoro. A chi aderisce al progetto Sharewood vengono dati fiducia e spazio creativo, in cambio gli si richiede controllo di sé e degli strumenti che usa, e di mantenere viva l’attenzione”.
La ricetta educativa è semplice: fare parte di un progetto di lavoro artigianale, provarsi con nuove competenze, rispettare orari e compiti precisi, misurarsi quotidianamente con altri ragazzi, assumersi una buona dose di responsabilità per arrivare infine a produrre piccoli oggetti in legno per costruire eventi, ristrutturare spazi educativi e trasformarsi in giochi.
Secondo gli educatori di Hermete che affiancano i ragazzi in falegnameria, questa prima attività lavorativa aiuta anche a cambiare l’immagine che si ha di sé: “Vedersi in un contesto anche pericoloso, nel quale si è cioè chiamati ad usare attrezzi complessi – spiega Filippo Mazzi, mastro falegname – accresce l’autostima e il senso di responsabilità”. “Coinvolgerli nell’ideazione dell’oggetto o nella ricerca di qualche nuova soluzione tecnica – aggiunge l’altro educatore e designer, Efrem Zoccatelli – è un modo per ampliare il senso dello ‘stare’ e per dare valore al ‘tempo’, tutte competenze che saranno poi trasversali a ogni professione”.
Proprio come avviene nella realtà del mondo del lavoro, anche i ragazzi di Sharewood si trovano a rispondere a dei committenti. Ultima in ordine di tempo è la richiesta arrivata dagli organizzatori del Tocatì – Festival internazionale dei Giochi in Strada (13/14/15 settembre a Veronetta) che, oltre a confermare la collaborazione con Hermete coop. per quanto riguarda lo spazio di realizzazione e gioco delle trottole (moscoli o girli per grandi e piccini), quest’anno hanno voluto i ragazzi di Sharewood quali fornitori dei giocattoli tradizionali e dei piccoli gadget in legno in vendita nella Bottega del Festival Tocatì. Un motivo di orgoglio per la coop Hermete, una grande bella sfida concreta per la decina di ragazzi coinvolti.