Una danza dai sapori carnali e delicati A ispirare “Cultus” sono le atmosfere dell’opera “The Little Match Girl Passion” di David Lang

La danza torna protagonista al teatro Ristori con l’ultima creazione della Compagnia fondata e diretta da Roberto Zappalà, riconosciuta come Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la Danza. Cultus, parte del progetto “Transiti Humanitatis”, prenderà vita sul palcoscenico del teatro-gioiello veronese domenica 23 marzo alle ore 20:30. Lo spettacolo sarà preceduto alle 19:30 dall’incontro con il maestro Zappalà che dialogherà con la giornalista Manuela Binaghi sul processo creativo che esplora la relazione tra corpo, umanità e territorio.
In Cultus, Zappalà torna prepotentemente alla sua danza ricca di contraddizioni, dai sapori carnali e delicati, musicali ma anche atonali, esplosivi e allo stesso tempo poetici e intimi. A ispirare questa nuova creazione sono le meravigliose atmosfere dell’opera “The Little Match Girl Passion” di David Lang vincitrice del premio Pulitzer nel 2008. Voci che danno vita a un lavoro di grande impatto sonoro con atmosfere sacre originariamente ispirate alla fiaba della piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen, e che certamente trovano un riferimento nella “Passione secondo Matteo” di Bach. La Compagnia Zappalà Danza, fondata a Catania nel 1989, si distingue per un linguaggio coreografico originale e fortemente espressivo, frutto di un’intensa ricerca sul movimento. Il suo stile, noto come MoDem (Movimento Democratico), si basa sull’autenticità e sulla fisicità del corpo umano, esplorando la danza in modo innovativo e dinamico. Dove diversi linguaggi artistici si fondono in teatro fisico, musica dal vivo, video e testi.
Roberto Zappalà in questo lavoro sente l’esigenza di un confronto tra la danza e la parola per sottolineare non solo la continuità e i punti di contatto ma anche e, soprattutto, gli strappi e le differenze.