Veronetta si conferma un vero terreno dove tutte le sensibilità possono trovare fantastiche forme di espressione. Così, in quella che può sembrare un’anonima palestra in Via Paradiso, si è svolta la prima performance dal titolo “una compagnia in cerca di nome” della costituenda compagnia teatrale di Ateneo. Lo spettacolo con la regia di Nicoletta Vicentini, ha messo in scena, in modo autoironico e frizzante, la creazione della compagnia stessa che per ora non ha un nome. Nicoletta, che ha iniziato la sua formazione all’Accademia Teatrale del Teatro Laboratorio di Verona, nelle sue numerose esperienze lavorative ha collaborato con la Wesleyen University, con Fondazione AIDA e da anni tiene corsi di teatro, oltre che nelle scuole, in situazioni di disagio psico-sociale. E nell’esperienza di Via Paradiso è riuscita ad assegnare a ciascuno dei protagonisti un ruolo legato alla propria unicità. Un vero miracolo, che solo l’arte riesce a compiere. Questa attività è stata promossa da Renata Castellani che dirige il Centro Servizi Studenti Disabili dell’Università di Verona. Con questo spettacolo la nuova compagine teatrale si è presentata alla comunità di professori, studenti e genitori che hanno assistito numerosi allo spettacolo. Sono bastati nove incontri per allestire questo primo spettacolo, gli attori si sono messi in gioco con creatività e simpatia e hanno dimostrato al pubblico che insieme si può fare molto. Questo evento arriva al culmine di un percorso che è iniziato con lo spettacolo della compagnia “La Pel d’Oca” il 26 gennaio nell’Aula Magna del Polo Zanotto e dal ciclo di incontri “L’esperienza teatrale come apertura verso l’alterità e la disabilità” coadiuvati dal dott. Massimo Salgaro del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere. L’auspicio degli organizzatori e dei neo-attori è di ripartire in autunno. Possibilmente, con un nome.