Sarà un’affascinante casa-museo, un nuovo punto di riferimento per gli amanti dell’arte, un percorso eclettico tra capolavori e curiosità che attraversano più di cinque secoli, accomunati da una caleidoscopica passione collezionistica. A Verona nel cuore della città, dal prossimo 15 febbraio, vi sarà una nuova eccellenza culturale. Un evento importante sotto tanti profili. Da un lato il restauro completo di uno dei più scenografici e noti palazzi seicenteschi della città, Palazzo Maffei, quinta suggestiva di Piazza delle Erbe, con la sua facciata barocca ora risplendente, l’imponente scalone elicoidale autoportante, gli stucchi e le pitture murali del piano nobile; dall’altro una raccolta d’arte di grande interesse che spaziadalla fine del Trecento fino ad oggi, frutto di oltre cinquant’anni di passione collezionistica dell’imprenditore Luigi Carlon. Il risultato è l’apertura di “Palazzo Maffei – Casa Museo”, un’iniziativa culturale promossa da Luigi Carlon, imprenditore e collezionista veronese, su progetto architettonico e allestitivo dello studio Baldessari e Baldessari e da un’idea museografica di Gabriella Belli, con contributi scientifici di Valerio Terraroli e Enrico Maria Guzzo La proposta e il percorso sono sorprendenti, con oltre 350 opere, tra cui quasi 200 dipinti, una ventina di sculture, disegni e un’importante selezione di oggetti d’arte applicata (mobili d’epoca, vetri antichi, ceramiche rinascimentali e maioliche sei-settecentesche, ma anche argenti, avori, manufatti lignei, pezzi d’arte orientale, rari volumi) e con una scelta espositiva dalla “doppia anima”. Per Luigi Carlon, Cavaliere del Lavoro, le opere raccolte negli anni sono racconti di vita, gesti d’amore, testimonianze di quella sensibilità unica e singolare che egli ha colto negli artisti fin da giovane e dalla quale è stato affascinato e colpito.