Un viaggio onirico oltre l’immaginazione dove l’ordinario diventa straordinario attraverso una metamorfosi delle forme e dei colori. Gli oggetti della quotidianità assumono una nuova vita e personaggi bizzarri dialogano con il pubblico, parlando all’eterno fanciullino che è in ognuno di noi. Il Teatro Ristori di Verona chiude la Rassegna di Danza della Stagione 2022/2023 con l’arrivo, per la prima volta in città, dei leggendari Mummenschanz con il loro nuovo spettacolo “50 Years”, in tour in Italia da fine gennaio 2023 per festeggiare i 50 anni di successi di una delle compagnie più famose e uniche al mondo.
LA COMPAGNIA – Fondata a Parigi, nel 1972, da Andres Bossard, Floriana Frassetto e Bernie Schürch come progetto artistico assolutamente sperimentale tra mimo e danza, oggi i Mummenschanz sono simbolo per eccellenza della commedia contemporanea delle maschere. Una formazione leggendaria ormai, un mito, che ha dato vita ad una nuova dimensione dell’arte di fare teatro. Attraverso la lingua inimitabile ed universale del non verbale, affidata ai corpi e agli oggetti-maschere, sono diventati un’icona poetica che attraversa le generazioni. Definiti “musicisti del silenzio” – “Les musiciens du silence” -, sono capaci di cogliere e raccontare, in forme sempre nuove, il modo fantastico, onirico e misterioso della fantasia. Un linguaggio universale, il loro, che li ha portati a superare ogni barriera geografica, linguistica e culturale, confermandosi a tutt’oggi come una delle compagnie più famose al mondo, lodata dalla critica e amata dal pubblico di ogni generazione. Nel loro repertorio, oltre 100 progetti, con numerosi spettacoli d’indiscusso successo come: NEXT, PARADE, 3X11, 40 YEARS, YOU&ME.
50 YEARS, LO SPETTACOLO – Più di una summa della loro encomiabile fortuna artistica, il nuovo spettacolo 50 Years scrive, di fatto, un nuovo capitolo della storia di Mummenschanz. Numeri inediti, popolati da forme estrose e personaggi bizzarri in forme solide, si accompagneranno agli sketch più amati della storia della compagnia. Un programma senza parole né musica, un itinerario fantastico e poetico, un percorso giocoso ed interattivo in cui il divertimento, la dolcezza e soprattutto la fantasia sono i veri protagonisti. Senza bisogno di sottotitoli, di parole, di musica e scenografia, ma servendosi, solo, dei loro corpi, delle maschere inventate, delle loro visioni e dell’uso sapiente dello spazio nero come in una “scatola magica”, a dare vita a storie meramente visive. «Non poteva che chiudersi con uno spettacolo più sorprendente e trasversale la nostra stagione di danza – le parole del direttore artistico del Teatro Ristori Alberto Martini – che ha presentato quest’anno alcune prime nazionali di altissimo valore. La risposta del pubblico è stata eccezionale e anche per i Mummenschanz avremo un teatro esaurito. Segno che la chiave multidisciplinare e contemporanea che abbiamo offerto ha incontrato, davvero, il desiderio di novità e contaminazione di un pubblico variegato».