I complessi artistici e tecnici di Fondazione Arena tornano all’opera dopo i successi del Festival 2019: dall’11 ottobre al 31 dicembre è in programma una raffinata rassegna che parte da Cimarosa, esplora il grande repertorio italiano romantico e approda al primo ‘900. Biglietti e abbonamenti per questo Viaggio in Italia nel tempo e negli stili sono ancora disponibili. Le opere e i concerti proposti all’interno della rassegna autunnale intendono attraversare l’Italia in un viaggio musicale nel tempo e negli stili dal Settecento fino all’inizio del Novecento, attraverso un ricco programma che alterna tre concerti sinfonici a tre titoli d’opera, ognuno emblematico del proprio secolo di composizione (Il Matrimonio segreto per la fine del Settecento, L’Elisir d’amore per il pieno Ottocento e Madama Butterfly per il primo Novecento) e ognuno proposto in un allestimento completamente nuovo per il palcoscenico veronese. In chiusura verrà proposto il tradizionale Concerto di Capodanno, appuntamento assai sentito dal pubblico del Teatro per la Notte di San Silvestro. Aprono la stagione i due concerti sinfonici del mese di ottobre: l’11 e il 12 ottobre viene eseguita la Missa pro defunctis in sol minore per coro e orchestra di Cimarosa, uno dei massimi e conosciuti capolavori sacri del Settecento, che vedrà Alessandro Cadario, esperto interprete di pagine sinfonico-corali, alla guida dei complessi artistici areniani insieme alle giovani ma già affermate voci soliste di Eleonora Bellocci, Lorrie Garcia, Metteo Mezzaro e Alessandro Abis. Il 25 e il 26 ottobre invece viene proposto il concerto Fuoco di gioia diretto dal maestro veronese Matteo Valbusa al debutto con Fondazione Arena in un programma articolato su musiche di Rossini, Bellini, Verdi, Mascagni e Boito in cui protagonista assoluto sarà il Coro della Fondazione Arena, attraverso pagine più e meno note di diverse epoche del grande patrimonio del melodramma italiano. La stagione lirica ha inizio con Il Matrimonio segreto, dramma giocoso di Domenico Cimarosa della fine del Settecento, in cartellone per 4 rappresentazioni dal 27 ottobre al 3 novembre. L’opera è proposta nell’allestimento del Teatro Coccia di Novara con la regia di Marco Castoldi, in arte Morgan, le scene di Patrizia Bocconi, i costumi di Giuseppe Magistro e le luci di Paolo Mazzon, per una narrazione fedele al testo ma con un linguaggio stuzzicante. Il cast fresco e vivace dà forza alla scelta registica a partire dal giovane direttore d’orchestra Alessandro Bonato, reduce da un ottimo successo nel dittico cimarosiano-pucciniano dello scorso maggio. Il signor Geronimo, ricco mercante di Bologna, avrà la voce di Salvatore Salvaggio, ed Elisetta, sua figlia maggiore e promessa sposa del Conte Robinson, sarà interpretata da Rosanna Lo Greco. Carolina, figlia minore di Geronimo e sposa segreta di Paolino avrà la voce di Veronica Granatiero, mentre l’amato Paolino sarà Matteo Mezzaro. Nel ruolo della ricca vedova Fidalma vedremo il mezzosoprano Monica Bacelli, raffinata artista dalla brillante carriera, ed il Conte Robinson sarà il giovane basso Alessandro Abis. Recite: domenica 27 ottobre ore 15.30, martedì 29 ottobre ore 19.00, giovedì 31 ottobre ore 20.00, domenica 3 novembre ore 15.30. Il mese di novembre è uno sguardo sulla ricca produzione dell’Ottocento e ha inizio con il secondo titolo operistico della rassegna, L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, in scena per 4 recite dal 17 al 24 novembre nella frizzante edizione del Maggio Musicale Fiorentino. Il 29 e 30 novembre è la volta di un Concerto sinfonico su musiche di grandi autori che segnano per cultura e attività il ponte tra i secoli XVIII e XIX.