Egea Haffner è una bambina di Pola come tante altre nel mondo, con i suoi sogni, i suoi amici e gli affetti più cari. Il 6 luglio del 1946, però, tutto questo si infrange nella cruda e terribile realtà del dramma delle Foibe, costringendo la piccola, così come un’intera popolazione, a fuggire altrove, con solo una piccola valigia in mano e un cartello con scritto “Esule Giuliana n° 30001”. Un momento immortalato da una celebre foto diventata il simbolo di un esodo che, dal 2004, viene celebrato ogni 10 febbraio nel “Giorno del Ricordo”.
E anche Verona, come tutta Italia, rende tributo alle numerose vittime della persecuzione e ai tanti esuli che sono stati accolti nella nostra città dando loro la possibilità di ripartire e ricostruirsi una vita dignitosa, con una ricca serie di eventi in programma da oggi al 25 febbraio.
“Per troppo tempo c’è stato silenzio sulla tragedia delle fobie e sull’esodo dei Giuliano Dalmata, e quindi per pregiudizi ideologici e convenienze di tipo diplomatiche non si è parlato di queste vicende – ha detto l’assessora alla Cultura Marta Ugolini -. Il nostro Comune aderisce alle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, istituito con la legge 92 del 30 marzo 2004, e lo fa per sanare questa ferita nella memoria e nelle coscienza cittadina. Perché la storia di Verona è strettamente intrecciate con quella di molte famiglie di italiani che vengono dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia. Oggi, soprattutto in un momento ancora di guerra e di conflitto, i popoli sono chiamati a sentirsi parte di un destino unico di pace e di fratellanza. Come Comune vogliamo contribuire a questo orizzonte di speranza con tutta una serie di iniziative culturali di vario tipo, per la cui realizzazione ringrazio la Prefettura, l’Università di Verona, l’Istituto Veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, l’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, le circoscrizioni seconda e quarta e la Biblioteca civica e la didattica museale per le loro iniziative”.
Nell’atrio di Palazzo Barbieri è aperta la mostra gratuita “Dedicata al Ricordo”, aperta fino al 24 febbraio, mentre venerdì 10 ci sarà la celebrazione ufficiale come avverrà in tutto il Paese. Sempre il 10, alle 17, si potrà visitare il Museo Maffeiano oppure partecipare in Biblioteca Civica alla lettura e commento del libro “La bambina con la valigia. Il mio viaggio tra i ricordi di esule al tempo delle foibe”.
“Come in occasione per il Giorno della Memoria, abbiamo lavorato per un programma di iniziative il più ampio possibile – dice l’assessore alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo -. Crediamo che la memoria della popolazione Giulio Dalmata sia legata anche alla nostra città, molte famiglie hanno scelto infatti di vivere qui. Le celebrazioni si svolgeranno nella giornata di venerdì in Gran Guardia con l’intervento del sindaco, del Prefetto, dei rappresentanti degli studenti, del Presidente del Comitato Prov. ANGVD di Verona, Marco d’Agostino. Seguirà l’orazione ufficiale del prof. Gianni Oliva e la Piece teatrale “Giulia”. Nel pomeriggio al cimitero monumentale la deposizione delle corone di alloro presso il Cippo dedicato alle Vittime delle foibe, agli Esuli deceduti lontano dalla loro terra d’origine ed a tutti i Defunti rimasti”.
La presentazione si è tenuta in sala Arazzi. Oltre agli assessori Marta Ugolini e Jacopo Buffolo sono intervenuti il presidente dell’Istituto Veronese Resistenza ed Età contemporanea Federico Melotto, il presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Marco D’Agostino, con la vicepresidente Loredana Joseffi, e il docente di Storia contemporanea dell’Università di Verona Giovanni Bernardini.
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