Il progetto di collegare con il treno la stazione di Porta Nuova con l’aeroporto Catullo e da qui proseguire con la linea ferroviaria verso il basso lago comincia ad avere tempi certi e una strada precisa. La proposta messa a punto nei mesi scorsi dalla Regione con la vicepresidente De Berti e Rfi, ripresa dal Consiglio comunale di Verona come scritto ieri su queste pagine grazie a una delibera di iniziativa consiliare, è arrivata al ministero dei Trasporti e sarà finanziata. Infatti ieri al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (Mit), l’europarlamentare e coordinatore veneto di Forza Italia Flavio Tosi, in commissione Trasporti a Bruxelles, la deputata forzista Paola Boscaini, anche lei in commissione Trasporti a Roma, e la consigliera comunale di Verona Patrizia Bisinella, hanno incontrato il sottosegretario al Mit Tullio Ferrante (Forza Italia) e la dirigenza dello stesso Mit e di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). Tema: il collegamento ferroviario aeroporto Catullo, Verona e Lago di Garda (Peschiera e Bardolino). Il vertice, spiega una nota ufficiale, è servito per definire tempi e costi dell’opera, la quale, dice Tosi, “rientra nelle priorità e nei parametri finanziari di Rfi, come ci è stato confermato dai loro dirigenti, che ne hanno già avuto riscontro tecnico dopo aver effettuato un’analisi costi e benefici. I benefici, tra cui la riduzione del traffico veicolare privato e l’indotto su economia e turismo che un’opera del genere creerebbe, compensano e superano abbondantemente i costi”. L’opera costerebbe complessivamente 1,4 miliardi di euro e sarebbe finanziata attraverso un contratto di servizio dello Stato con Rfi. “Ma in Europa si possono intercettare fondi e in commissione Trasporti mi muoverò per questo” dice Tosi. Tempi di realizzazione cinque anni. “Ci vorrà un anno solo per l’iter burocratico e amministrativo, per questo come Forza Italia siamo già al lavoro per sveltire e accelerare la parte burocratica chiedendo la nomina di un commissario” confida Tosi. Al riguardo la deputata Boscaini la settimana prossima presenterà un ordine del giorno alla manovra di bilancio per chiedere che il commissario sia nominato a gennaio: “Inviterò tutti i colleghi della commissione Trasporti, ma anche i parlamentari veneti a firmare l’Odg – dice Boscaini – A gennaio ci sarà la revisione generale dei commissari alle opere pubbliche con Dpcm su proposta del Mit, quella è l’occasione giusta per nominare il commissario per l’opera Catullo-Verona-Lago”. Nella partita rientra anche il Comune di Verona, ricorda Bisinella: “Ieri in commissione consiliare si è discusso di una proposta di delibera che andrà in esame e al voto domani in consiglio comunale. Dopo le enunciazioni di principio occorre entrare meglio nel merito delle opere infrastrutturali e l’occasione è buona per chiarire che sarà necessario procedere per lotti, per garantire intanto il finanziamento di una prima parte di lavori e calmierare i costi”. Ma l’aspetto decisivo per una città è il rapporto con Roma: qui si deve sentire il peso di Verona perché parlare e votare a Palazzo Barbieri non è più sufficiente, “Tutto si decide a Roma e al Governo, -afferma Tosi – dunque per noi è importante avere un’interlocuzione politica diretta con il nostro sottosegretario Ferrante, la dirigenza del ministero e quella di Rfi, che poi sono quelli che muovono la macchina amministrativa”. Boscaini sottolinea: “Unire col treno l’aeroporto e il lago vorrebbe dire dare nuova linfa al turismo, ma anche valorizzare finalmente il nostro scalo”. Bisinella conclude: “Ieri siamo andati alla sostanza e al cuore delle cose, abbiamo fissato paletti chiari su tempi e costi e lavoriamo per ottenere la nomina del commissario, che sarebbe il primo passo concreto in direzione di un’opera strategica”. mb