Allo scalo merci di Santa Lucia, adiacente la stazione ferroviaria di Porta Nuova, arriveranno presto nuovi camion. Più di un centinaio di giganti carichi di materiale ferroso transiteranno ogni giorno in città. Entreranno e usciranno dalla stessa area dove l’amministrazione comunale, d’accordo con le Ferrovie che la dismetterà tra 7 anni, mira a creare il Central Park, punto focale del programma elettorale del sindaco Federico Sboarina. La notizia sta facendo discutere. A sollevare il caso è stato l’assessore regionale Stefano Valdegamberi, il quale ha subito invitato il Comune a bloccare l’operazione denunciando problemi legati al traffico, alla sicurezza e all’inquinamento. Valdegamberi evidenza il fatto che Mercitalia Logistics, società delle Ferrovie, ha aperto e chiuso “in sole 24” un avviso di locazione temporanea che prevede un afflusso di mezzi “aumentato del 25% rispetto al passato”. “In un anno” aggiunge “l’andirivieni toccherà le 800 mila tonnellate annue. Ciò corrisponde a circa 130 camion al giorno”. L’assessore comunale all’Ambiente, Ilaria Segala, replica che Mercitalia aveva già informato il Comune delle sue attività e che “non cambia nulla né per il quartiere né per il progetto del Central Park. “L’accordo” sottolinea Segala “è che nel momento in cui si inizierà la valorizzazione dell’area per il parco, col dovuto preavviso, le attività logistiche verranno spostate sullo scalo di Legnago”. E ancora: “Per quanto riguarda il quaritere verranno ripristinati temporaneamente i traffici merci di prima, quelli effettuati dalla ditta fallita ad aprile”. Ma Valdegamberi, tramite la Cronaca, pone pubblicamente sei domande all’assessore.
1 – Che senso ha inibire la circolazione agli “euro 3”, penalizzando chi non può permettersi auto più moderne, introdurre dal 2020 il blocco anche per gli “euro 4”, e allo stesso tempo far transitare a due passi da piazza Bra centinaia di tir al giorno?
2 – L’assessore è al corrente che lo spostamento delle attività a Legnago, a oggi, non è previsto da alcun progetto?
3 – L’assessore Segala è al corrente che erano già state contrattualizzate soluzioni alternative per la gestione del traffico dei camion?
4 – L’amministrazione comunale ha preso in considerazione l’ipotesi, di fatto una certezza, che il già malmesso manto stradale del centro storico nel giro di pochi anni potrebbe risentire pesantemente del passaggio dei tir? Il costo della riparazione delle strade sarà a carico dei cittadini?
5 – E’ coerente manifestare con gli studenti in piazza per la tutela dell’ambiente, nobilissima causa, e nelle stesse ore concedere il nulla osta all’operazione? Oppure l’assessore Segala ne era all’oscuro?
La Cronaca, come sempre, è a disposizione dell’assessore Segala e dell’amministrazione comunale per eventuali repliche o precisazioni. Intanto il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, Michele Bertucco, contesta il “progetto verde” del Central Park: “I documenti dicono chiaramente che il complesso sarà soltanto per metà destinato a parco, e in cambio comunque arriverà nuovo traffico. Dove sta l’ecologia?”.