“In Veneto si continua a crescere di una cinquantina di pazienti in area non critica al giorno, in proporzione di 1 a 9 con le terapie intensive: a marzo eravamo a 1 su 3″. Così il presidente Luca Zaia. “Stiamo già dicendo ad alcune Ulss – ha proseguito – di scaldare i motori per la fascia successiva. Finora siamo tutti nella ‘seconda fascia’ della sanità pubblica, Belluno è già in terza, Treviso ci sta arrivando. Per tutte le province pensiamo che il passaggio possa avvenire nel giro di 3-4 giorni”. Secondo Zaia “a oggi l’infezione veneta ha una curva sicuramente in ascesa per i ricoveri in area non critica, una storia diversa da altre comunità italiane, ma anche rispetto a marzo. Le spiegazioni sono molteplici, può essere che qui ci si curi meglio – ha ipotizzato il governatore – che il contesto sociale porti a questo, ma in questa fase non è interessante approfondirlo. Dal punto di vista della sanita’ pubblica siamo nella seconda delle cinque fasce”. Il Doge è tornato sul contestatissimo dpcm: “Mi auguro che il governo riveda alcune misure. I governatori avevano scritto che andava modificato, primo tra tutti l’orario di apertura degli esercizi pubblici”.