«La squadra di centrodestra è una sola. Con noi ci sono tutti i partiti e i movimenti civici della storica coalizione: Fratelli d’Italia, Lega, Coraggio Italia, Noi con l’Italia, Udc, Veneta Autonomia, le liste civiche Verona Domani e Verona al Centro. Oggi c’è un unico giocatore che ha scelto di schierarsi dall’altra parte, a fianco di Matteo Renzi. Scelta legittima e che rispetto, ma che non mette in discussione i colori delle maglie delle formazioni in campo».
Lo ha detto il sindaco di Verona Federico Sboarina commentando l’ingresso nella sua lista civica (“Sboarina Sindaco”) di Riccardo Caccia, referente dimissionario cittadino del partito (incarico assunto lo scorso gennaio e a cui ha appena rinunciato), dal ’94 figura di riferimento di Forza Italia in città ed ex assessore comunale.
Caccia, comunque, non esce da Forza Italia. «Il cuore degli elettori forzisti batte nel e per il centrodestra, e mi auguro che presto anche il loro simbolo torni a casa», ha sottolineato Sboarina, «così come spero che la nostra visione del mondo del lavoro, della famiglia, le idee sul futuro possano prevalere su alchimie politiche e qualche incomprensione personale. Gli elettori di centrodestra chiedono unità. Ringrazio Riccardo Caccia per aver preso una decisione coraggiosa e coerente con la sua storia e con quella di chi ha un unico avversario politico, la sinistra ideologica».
«Coraggio Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi con l’Italia, Udc, Veneta Autonomia, le liste civiche Verona Domani e Verona al Centro, oltre naturalmente a quella del sindaco in cui ho deciso di candidarmi: tutto il centrodestra è con Federico Sboarina, e Forza Italia non può chiamarsi fuori dalla coalizione che ha sempre amministrato la città unita, che sostiene il governatore Luca Zaia, la coalizione che rappresenta idee e valori ben diversi da quelli della sinistra».
Così Riccardo Caccia, referente cittadino (dimissionario) di Forza Italia. «Per l’affetto che mi lega al partito in cui milito dal ’94, e per correttezza e senso di responsabilità verso gli amici che ho in Forza Italia», ha aggiunto Caccia, «ho scelto di rinunciare all’incarico di referente cittadino affidatomi a gennaio dal coordinatore Claudio Melotti, che ringrazio per la stima. Resto comunque iscritto al partito. Auspico che Forza Italia, come peraltro ha già comunicato il coordinatore nazionale Antonio Tajani, in caso Sboarina non dovesse vincere già al primo turno lo sostenga senza indugi al ballottaggio. Il centrodestra, l’ha sempre detto Silvio Berlusconi, è una scelta di campo. Non ho capito la scelta del partito. Sono molti gli elettori forzisti delusi, ma confido che dal 13 giugno le incomprensioni possano far posto a una riconciliazione in nome del buon governo dell’attuale amministrazione e delle elezioni politiche del prossimo anno. È da Verona, unica grande città in cui Forza Italia ha optato per questa scelta non compresa dalla nostra gente, che la coalizione deve ripartire compatta anche per tornare a governare la nazione».