Un percorso tra i più antichi della Lessinia E’ il Sentiero delle “Gosse” che punta all’inserimento nel registro delle Vie del Pascolo

È stata la prima via del bestiame tracciata dai cimbri proiettati con i propri capi da valle verso gli alti pascoli. Da secoli, è attraversata da numerosi malgari per salire a primavera e ridiscendere in autunno con il bestiame, a “cargar” e “descargar” montagna. Ed è ancora così, testimonianza tangibile che la Lessinia è un territorio rurale e vivo, attivo. Il Sentiero delle “Gosse” è uno dei percorsi più antichi del territorio lessinico che collega Giazza, a Selva di Progno, con i Parpari. Inaugurato lo scorso maggio – grazie alla sinergia tra il Parco Naturale Regionale della Lessinia, Regione Veneto, Comune di Selva di Progno, Comune di Roverè Veronese e Veneto Agricoltura che ha permesso la sistemazione e messa in sicurezza del tracciato, corredato anche da quattro pannelli informativi – ora punta ad essere inserito ufficialmente nel registro regionale delle Vie del Pascolo. A chiederlo sono presidente e consiglieri del Parco ma anche gli escursionisti che oggi hanno ripercorso i 7 chilometri circa di percorso che si snoda dai Parpari attraverso la foresta e le malghe Monticello, verso Giazza. Con loro, anche la vice presidente della Regione Veneto Elisa De Berti.
La Regione Veneto ha deliberato una legge sulla valorizzazione della transumanza, poi trasmessa a tutte le province, che ha l’obiettivo di favorire la salvaguardia del patrimonio zootecnico, ovvero la conservazione delle razze per la produzione di formaggi e delle tipicità locali. E, non ultimo, viene riconosciuto anche il valore economico, turistico e sociale di un rito, che seppur del passato, è la moderna affermazione del benessere dei capi che percorrendo tragitti storici, sostengono la dieta mediterranea valorizzando gli itinerari naturali. “La realizzazione di un registro e la mappatura delle Vie del Pascolo è una sfida, un contributo alla storia veneta, che l’Ente Parco ha accolto, con l’obiettivo di sostenere un turismo slow, attento al territorio e rispettoso delle tradizioni dei custodi della Lessinia”, interviene Giuliano Menegazzi, presidente del Parco Naturale Regionale della Lessinia. “La genuinità e la ruralità di questi percorsi sono un valore identitario fortissimo non solo sotto il profilo economico e lavorativo ma anche per il coinvolgimento sociale e turistico che comportano”, commenta la vicepresidente De Berti.
L’escursione è stata uno degli appuntamenti del Camminaparco 2023/2024 che nei mesi scorsi ha registrato il tutto esaurito. E che ora prosegue con una serie di proposte per l’autunno e l’inverno. Camminaparco è un’iniziativa gratuita organizzata dal Parco Naturale Regionale della Lessinia, in collaborazione tecnica con AltaLessinia.com. Giunto a circa metà del programma annuale, ha già richiamato in Lessinia centinaia di escursionisti, accompagnandoli attraverso il territorio, spiegandolo e raccontandone la storia, tra passato e presente con guide ambientali escursionistiche. Le uscite già svolte sono state una decina, spaziando da “Le meraviglie della Foresta di Giazza” a “Il Passo Rocca Pia e la Foresta della Val d’Adige”, da “La Purga e i siti fossiliferi di Bolca” a “Le contrade storiche di Velo e i misteriosi covoli” e alla scoperta de “Il bramito dei cervi della Lessinia”. “Durante l’estate abbiamo accompagnato centinaia di persone, toccando molti comuni del parco e arriveremo a toccarli tutti. Ci aspetta un autunno inverno bellissimo, aspettiamo la neve per ciaspolare”, sottolinea Riccardo Zanini di AltaLessinia.com.