Dall’hotel San Marco in zona Stadio all’Auditorium di Tregnago in val d’Illasi. Per il generale Vannacci e il suo libro Il mondo al contrario, cambio di sede ma non di data: sempre giovedì 11 gennaio alle 20.30. Vengono in mente, per restare in tema militare, quelle frasi che sicuramente Vannacci ben conosce: “risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza”. Firmato Armando Diaz, dal bollettino della Vittoria 1918.
E per il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, promotore dell’incontro, da anni simpatizzante di Putin e della Russia, riuscire comunque a portare Vannacci a Tregnago suona come una vittoria dopo che l’hotel San Marco aveva annullato la serata a fronte delle proteste annunciate da molti gruppi politici e centri sociali.
“La presentazione del libro “Il Mondo al Contrario” del generale Roberto Vannacci è confermata nella data, cambia solo la sede. Si terrà giovedì 11 gennaio, dalle ore 20.30, presso il nuovo Auditorium Comunale di Tregnago (ex Cementificio di via Fabbrica). “Non saranno le minacce di associazioni, che in nome della loro democrazia, vogliono mettere i bavagli alla gente a fermare l’evento. I metodi adottati di dissuasione sono gli stessi delle associazioni mafiose e chiedo che vengano denunciati e perseguiti. La democrazia si fonda sulla libera dialettica del pensiero e non sulle minacce”. All’evento, a cui sarà presente l’autore, porteranno i loro saluti il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, il consigliere comunale Rosario Russo e l’ex deputato Vito Comencini, anche lui sempre simpatizzante per la Russia e Putin. La conversazione sarà moderata dal dottor Abbondio Dal Bon.
Negli scorsi mesi Il Mondo al Contrario ha catalizzato l’attenzione nazionale, per le opinioni espresse dal generale Vannacci in merito a varie questioni sociali e politiche, contro gli immigrati, gli omosessuali e altre minoranze: un misto di razzismo, omofobia, negazionismo. Un pensiero che piace a leader della Lega Matteo Salvini che intenderebbe candidarlo alle prossime elezioni europee, anche se nella Lega molti colonnelli storcono il naso. Secondo giornali nazionali, il vicesegretario Andrea Crippa, avrebbe affermato: «Se Vannacci dovesse decidere di candidarsi, le nostre porte sono spalancate».
E si racconta di incontri privati tra Salvini e Vannacci e la trasmissione Report, su Rai3, riferisce addirittura di un accordo tra i due. La Lega infatti se riuscirebbe a tenere al Nord, avrebbe secondo i sondaggi forti flessioni al centrosud e qui il nome di Vannacci potrebbe funzionare da richiamo di voti anche se c’è il rischio di spaventare il voto moderato. E Vannacci è pure sottoposto a inchiesta disciplinare.
Ma quello che emerge in questo mese di gennaio è che le iniziative di Vannacci e dei suoi sostenitori filorussi non sarebbero isolate ma farebbero parte di un disegno più complessivo pro Putin. Molti sono gli eventi pro Mosca in programma in Italia nelle prossime settimane, da Modena a Bologna con proiezioni di film filo Putin e ospiti come l’ideologo Dugin. L’ambasciata ucraina in Italia ha chiesto al Comune di Modena di ritirare l’autorizzazione per la conferenza- mostra Mariupol La rinascita dopo la guerra”.
Domenica 14 gennaio a Milano, allo Spazio Ritter, è previsto l’evento “Darya Dugina e il Donbass”;.il 27 gennaio, in coincidenza con il Giorno della memoria per lo Shoah, è in programma a Bologna, presso il Centro sociale culturale Villa Paradiso, la proiezione del film “Il Testimone” sul conflitto in Ucraina, finanziato dal ministero della Cultura russo. Lo stesso giorno il filosofo russo Aleksandr Dugin, considerato uno degli ideologi di Vladimir Putin parteciperà, sia pure in videocollegamento, all’ evento dal titolo “Verso un nuovo mondo multipolare” organizzato a Lucca.
