Ci sono obiettivi di crescita, innovazione e sviluppo per il nostro Paese che sono ambiziosi ma possibili. Ci sono interventi per i quali basta solo girare la chiave per mettere in moto una lunga catena di creazione di valore. Verona e l’Italia hanno punti di forza, eccellenze, primati che spesso noi stessi stentiamo a riconoscere. E’ stato proprio questo voler far luce e mettere in evidenza la realtà e la strada a nostra disposizione per confermare il nostro Paese ai vertici delle economie mondiali il filo conduttore dell’Assemblea pubblica di Confindustria Verona “L’Ambizione del Possibile” nell’Auditorium di Calzedonia Spa a Dossobuono. “Noi imprenditori possiamo e dobbiamo dire cosa ci aspettiamo. La ricetta la prepara il governo: è un suo compito. L’importante sono i risultati. L’importante è che si guardi al lungo periodo e non al breve e ai facili consensi. – ha commentato Michele Bauli, presidente di Confindustria Verona. Ad approfondire il tema un giornalista storico come Paolo Mieli, un economista come Francesco Sara ceno e un conduttore e formatore come Enrico Bertolino. Al “Punto di Paolo Pagliaro” il compito di raccontare l’economia veronese e di costruire ponti tra essa e il mondo. Verona ha un tessuto economico che da 23 trimestri segna performance positive della produzione industriale, un interscambio commerciale di 27 miliardi di euro, il quinto in Italia, risultati che sono il frutto di un’imprenditoria attiva con una forte vocazione internazionale e un’elevata propensione agli investimenti due caratteristiche che hanno fatto sì che Verona in questi anni si sia affermata come snodo primario della logistica europea. L’intervento del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha concluso l’assise.