Un gladiatore dal Colosseo a Verona Uno scambio di opere tra l’Arena di Verona e il Colosseo, consentirà di poter vedere, al Museo Archeologico al teatro Romano di Verona, dal 16 aprile al 15 ottobre 2025, una lastra in marmo proveniente dal Colosseo di Roma con un graffito che riproduce un gladiatore.

foto Udali
Uno scambio di opere tra l’Arena di Verona e il Colosseo, consentirà di poter vedere, al Museo Archeologico al teatro Romano di Verona, dal 16 aprile al 15 ottobre 2025, una lastra in marmo proveniente dal Colosseo di Roma con un graffito che riproduce un gladiatore.
A Roma invece, una testa di una scultura proveniente dall’Arena, arricchirà per il medesimo periodo il percorso di visita permanentenegli ipogei del Colosseo, in qualità di opera ospite.
Un accordo di collaborazione tra i Musei Civici di Verona e il Parco archeologico del Colosseo porterà ad attività comuni, conferenze e workshop in merito allo studio, valorizzazione e gestione di questa tipologia di monumenti antichi.
La lastra resterà esposta al Museo Archeologico al Teatro Romano sino al 15 ottobre, affiancata nell’allestimento dalla riproduzione di altri graffiti e dalle testimonianze di altri gladiatori conosciuti anche a Verona. L’esposizione è nella sezione del museo dedicata all’anfiteatro.
Il progetto è a cura di Francesca Rossi e Francesca Morandini (Musei Civici di Verona); Alfonsina Russo, Federica Rinaldi e Barbara Nazzaro (Parco Archeologico del Colosseo).
L’esposizione ‘Ospiti fuori dal Comune. Un gladiatore dal Colosseo a Verona’ è visitabile in orario museale (10-18 escluso il lunedì) ed è compresa nel biglietto di accesso al museo Archeologico al Teatro Romano.
“Collaborare tra aree archeologiche significa unire saperi e beni culturali per trasformare il patrimonio in un racconto vivo e condiviso – commenta l’assessora alla Cultura Marta Ugolini, assessora alla Cultura del Comune di Verona. Siamo grati di questa opportunità di prestito, che porta una parte di Verona a Roma, nel sito archeologico più visitato in Italia, il Colosseo, uno dei simboli storici e culturali più iconici del paese. La sinergia tra il Parco archeologico del Colosseo e i Musei civici di Verona fa emergere storie che parlano al presente, dove ogni reperto diventa testimonianza di un’eredità comune, da custodire e valorizzare”.
Dal 16 aprile 2025, la testa di gladiatore, proveniente dall’arena di Verona e conservata al Museo Archeologico al Teatro Romano, sarà esposta a Roma, nel percorso museale ipogeo del Colosseo, come opera ospite d’apertura dell’allestimento ‘Spettacoli nell’arena del Colosseo. I protagonisti’, a cura di Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Barbara Nazzaro.
Questo format, ideato dal Colosseo per integrare il percorso permanente allestito negli ipogei dell’anfiteatro, dopo alcuni elmi in bronzo dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e un rilievo dal Museo d’Antichità Winkelmann di Trieste, ospiterà appunto la testa di una statua di gladiatore che venne scoperta nella zona dell’anello esterno dell’Arena di Verona in via Dietro Anfiteatro nel 1889. Il volto dell’atleta è coperto da un elmo, forse di tipo gallico, che presenta unicamente due fori per gli occhi.
La richiesta del prestito ha costituito un’occasione per attivare una collaborazione tra i Musei Civici di Verona, specialmente quelli archeologici, con il Parco archeologico del Colosseo, per avviare uno scambio reciproco di progetti e di buone pratiche in merito alla gestione e alla valorizzazione di due degli anfiteatri più conosciuti al mondo e meglio conservati, appunto l’Arena di Verona e il Colosseo. Si tratta di edifici di età romana che ancora oggi ricoprono un ruolo di rilievo nella città contemporanea, pur portando ancora i segni della loro lunga e variegata storia e delle numerose funzioni che hanno accolto nel corso degli anni.
Per rafforzare l’avvio di questa collaborazione, il Colosseo ha concesso in prestito al Museo Archeologico al Teatro Romano una lastra in marmo sulla quale è riportato un graffito che raffigura un gladiatore, accompagnato da un nome. È un’opera di fresca immediatezza, tracciata da uno spettatore o da un gladiatore stesso e per questo ancora più importante delle epigrafi più consuete.
“Esprimo la mia grande soddisfazione per la reciprocità che si è instaurata con i Musei Civici di Verona e in particolare tra l’Arena e il Colosseo, due anfiteatri che senza dubbio occupano nella storia ma anche nel mondo contemporanea un posto di rilievo per la loro funzione iconica e simbolica – dichiara Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo –.  La mission del Parco archeologico del Colosseo è quello di costruire relazioni che siano di volano alla condivisione di valori e di promozione della cultura, contribuendo alla circolarità della storia e alla crescita culturale ed esperienziale dei nostri pubblici”.
“Abbiamo accolto con vero piacere la richiesta di collaborazione del Parco archeologico del Colosseo a partecipare all’allestimento permanente degli ipogei del Colosseo con il prestito della testa di gladiatore rinvenuta all’anfiteatro di Verona – dichiara Francesca Rossi, direttore dei Musei civici di Verona –. Si tratta di un frammento della decorazione statuaria dell’Arena, di cui si conservano pochi pezzi, alcuni anche in bronzo; la reciprocità dello scambio, con la lastra graffita dal Colosseo, ci permette di stringere i contatti tra le nostre istituzioni e di poterci confrontare in merito ai complessi aspetti museali e gestionali di edifici così iconici quali sono gli anfiteatri di età romana, che tuttavia rivestono un ruolo molto importante anche all’interno della città contemporanea”.