La splendida location dell’Hotel Due Torri si riempie di fascino e ospita per una serata esclusiva uno dei maggiori pilastri della moda veronese.
Falconeri superior cashmere e lo storico Gruppo di hotel stringono una collaborazione basata sull’eccellenza italiana.
L’atmosfera conviviale, allietata dalla presenza dei vini della cantina Giuva, acquisita da SignorVino, wine partner dell’iniziativa, ha attirato molti cittadini e appassionati di fashion e stile.
L’evento “Un filo d’eleganza” ha messo in scena una delicata parentesi dedicata alla moda in cui
Falconeri, marchio specializzato nella maglieria di qualità in cashmere, ha presentato la sua collezione autunno-inverno, scegliendo una location, la lounge affrescata del palazzo dell’Hotel Due Torri di Verona, che rappresenta una parte importante di storia della nostra città. Per l’occasione è stato allestito uno spazio dedicato all’armocromia, la disciplina che consente di trovare, per ogni persona, la palette cromatica ideale per valorizzare incarnato e forma del viso.
Grazie alla presenza di una consulente d’immagine gli ospiti dell’evento sono stati seguiti nella ricerca di colori e sfumature che maggiormente esaltano le loro caratteristiche.
Alla serata erano presenti Giorgia Gazzuola, direttrice commerciale dell’Hotel Due Torri e i rappresentanti dell’area eventi Italia di Falconeri che con pazienza e attenzione hanno raccontato le novità della collezione caratterizzata da capi iconici in puro cashmere. “Quello che abbiamo sviluppato in questa collezione- ha affermato Simona di Falconeri- è un gusto di capi senza tempo. La novità della collezione autunno-inverno 2023 sono i capispalla in puro cashmere impreziositi da inserti in pelliccia, come il montone. Il cashmere, per chi non lo sapesse, è la fibra più termoregolatore che ci sia, genera calore e la nostra tipologia ultra-fine si adatta alla temperatura corporea. Abbiamo sviluppato anche una parte dedicata ai piumini in cashmere reversibili, tutti i capi sono strutturati e sono senza tempo, ci piace pensare che possano essere tramandati di madre in figlia’’.
Francesca Brunelli