È strano, bizzarro, di più, assurdo, che qualcuno ancora non si sia arreso a trascorrere Pasqua e Pasquetta a casa. Eppure è così. Sui social e nelle varie chat c’è chi giura che farà di tutto per sfuggire ai controlli, «che nessuno può togliermi la libertà». Braveheart de noantri. Il sindaco di Verona Federico Sboarina, dunque, ha voluto richiamare ancora una volta tutti all’ordine, lanciando anche un monito: «Abbiamo rafforzato i controlli in tutta la città per queste due giornate festive, soprattutto nelle zone del Garda e della Lessinia, dove molti hanno la seconda casa. Ci sarà anche l’elicottero a controllare le strade. Quest’anno» ha aggiunto il sindaco «non si può fare il classico pranzo di Pasqua con i parenti e amici, mi dispiace. A Pasqua ognuno a casa propria, così come non si potranno fare le gite, non facciamoci ingannare dalle belle giornate. Anche l’Esercito farà i controlli» ha sottolineato Sboarina. «Rispettiamo le regole: non vanifichiamo gli sforzi fatti finora. La “fase 2” può partire solamente se si determinano condizioni ancora più favorevoli e se gli scienziati daranno l’ok: non possiamo uscire, con gli stessi comportamenti prima dell’emergenza, come se non fosse successo niente. Grazie ai provvedimenti restrittivi» ha concluso «torneremo pian piano alla normalità, ma sarà una normalità diversa. Nei prossimi giorni valuteremo tutti gli aspetti e tutte le opportunità come la riapertura dei mercati all’aperto o il poter uscire per un raggio limitato fuori dalla propria abitazione. Sarà importante l’uso delle mascherine e il mantenimento della distanza di sicurezza per non avere ricadute. Il distanziamento sociale, anche quando riapriranno bar e ristoranti, dovrà essere la nuova normalità per tanto tempo».