“Un consiglio? Provate l’amarone”. UNA CANTINA, UNA STORIA. In Vino Veritas – di Stefania Tessari La cantina Gianolli, “regina” di una Supervalpantena con la sua “Collina dei ciliegi”

“E respirando brezze che dilagano su terre, Senza limiti e confini,” cantava Battisti ne La Collina dei Ciliegi. Non esiste una canzone più appropriata per accompagnare l’intervista rivolta alla cantina della settimana. L’eleganza di un terroir contenuta in un bicchiere: ecco il DNA di una Collina dalle radici saldamente ancorate in una terra “cru”.Una terra foriera di scoperte eccezionali. Già, perché quella che ospita la Collina dei Ciliegi, azienda vitivinicola di Grezzana, non è una Valpantena qualsiasi: è una “Supervalpantena”. Curiosi di scoprire perché? Abbiamo chiesto a Massimo Gianolli, Presidente dell’azienda, di condurci idealmente su questa “collina”, a Località Erbin…
Ci racconta dove affonda le proprie radici la Collina dei Ciliegi?
Le radici de La Collina dei Ciliegi risalgono al 1925, anno di nascita di mio padre Armando. Abbiamo poi trasformato l’azienda agricola in vitivinicola e nel 2005 è nato il primo Amarone. Ad oggi la produzione annua è di 100-120 mila bottiglie.53 ettari, di cui 30 vitati su suoli calcareo-argillosi, tra i 450 e 700 metri sul livello del mare. Conduzione del vigneto biologica e naturale, vendemmie e vinificazioni parcellari, lieviti indigeni, affinamento in vasche di cemento, acciaio e botti di varie dimensioni. Ecco il nostro identikit.
Cosa è possibile trovare nei vostri vini?
Ci troviamo in Valpantena, l’unica delle sette vallate che compongono la Valpolicella enoica a cui è riconosciuto uno status di “cru”. Le importanti escursioni termiche tra giorno e notte e le fresche correnti d’aria estive sono all’origine di un’ottima escursione termica, che favorisce la piena evoluzione polifenolica degli acini. E tutte queste condizioni naturali si riflettono nei nostri vini: vini eleganti, di ottima bevibilità, conviviali.
Dando uno sguardo al futuro della Collina dei Ciliegi… cosa si intravede?
Nel 2017 insieme a Lydia e Claude Bourguignon, agronomi francesi di fama internazionale, abbiamo fatto una scoperta eccezionale: i terreni posti sulla parte più alta della nostra tenuta, mai coltivati, presentavano un terroir giurassico intatto.È nato così il progetto Supervalpantena, con la volontà di preservare la purezza dei luoghi attraverso un attento equilibrio tra la natura e la mano dell’uomo. Si è appena conclusa la prima vendemmia del Supervalpantena. Due nuove etichette extra DOC: un rosso (Corvina e Teroldego) e un bianco (Garganega, Pinot Bianco e Chardonnay): un programma ambizioso, di cui non vediamo l’ora di degustare i risultati.
Se dovesse scegliere un vino: quale rappresenta maggiormente la vostra azienda?
Sicuramente il nostro Amarone della Valpolicella “Ciliegio” DOCG. Il nostro top di gamma, prodotto con le migliori uve selezionate dai vigneti Preara e Peratara, in tiratura limitata: 2.300 bottiglie per l’annata 2015 e 4.475 per il 2016, oltre a 700 bottiglie per la riserva Ciliegio Armando Gianolli 2011, tutte etichettate e numerate a mano. Un prodotto di eccellente qualità confermata dai numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, fra i quali i 97 e 95/100 ricevuti da Decanter, i 5 Grappoli Bibenda e il The WineHunter Award Gold.