L’emergenza corona virus sta mettendo in ginocchio l’economia italiana: le attività chiudono, le aziende arrestano la produzione, la giustizia è in stand by e si fermano i servizi pubblici.
“In questo contesto semi apocalittico servono misure economiche drastiche per fronteggiare la crisi e permettere alle imprese italiane ed ai professionisti di superare e sopravvivere alla recessione -ha dichiarato Giustino D’Uva, dirigente nazionale del SINLAI (nella foto)- Per questo siamo convinti che l’unica soluzione sia un condono tombale di tutti i tributi e contributi da qui a settembre prossimo, per tutti gli autonomi e le partite Iva. Diversamente, l’economia nazionale subirà un contraccolpo tale che la classe media non riuscirà più a riprendersi, essendo destinata a soccombere sotto i colpi di un tracollo devastante”.
Una proposta che non mancherà di suscitare, e già lo ha fatto, reazioni contrastanti. Ma sono in molti a sostenere che andrebbe davvero presa in considerazione, in uno dei momenti più difficili che l’economia italiana abbia attraversato negli ultimi anni. “Può essere questo l’unico vero modo di dare una mano concreta a chi è in difficoltà. Come possiamo pensare a una ripresa dell’economia se non sostenendo le piccole imprese con gesti concreti?”