Il 2 agosto di quarant’anni fa a Bologna, alla stazione centrale gremita di persone in partenza e in arrivo dai luoghi di vacanza, la violenta deflagrazione di un ordigno ad alto potenziale ha spezzato la vita di 85 persone. Tra loro, unica vittima veronese dell’attentato, il ventenne Davide Caprioli, morto accanto alla sua chitarra, di ritorno dalla vacanze con la fidanzata.
A pochi giorni dalla tragica ricorrenza, a sua memoria, alla scuola media Aldo Fedeli, in via Cervi a Borgo Milano, frequentata da Davide e dove a lui è già intitolata la biblioteca, è stato oggi posizionato un busto in argilla che lo ritrae, un dono di Mario Piccoli, scultore di Bologna e amico del ragazzo.
Presenti alla cerimonia gli assessori alla Cultura Francesca Briani e alle Manifestazioni Filippo Rando, insieme alla sorella di Davide, Cristina Caprioli, e ad alcuni suoi amici ed ex compagni di scuola.
“Per i ragazzi della mia generazione – ha ricordato l’assessore Briani – la morte di Davide e i difficili anni di piombo rappresentano ancora un vivo ricordo di dolore e di sofferenza che, purtroppo, ha per sempre segnato tante famiglie italiane. Davide sarebbe oggi un uomo di 60 anni, parte integrante della comunità veronese. Invece, in quel terribile agosto del 1980, la sua vita è stata definitivamente strappata agli affetti dei suoi cari. Quest’opera, frutto del ricordo e dell’amore di un amico d’infanzia di Davide, consentirà a tutti, in particolare alle nuove generazioni, che si troveranno a frequentare gli spazi della scuola e della biblioteca, di non dimenticare quanto è accaduto e l’infinita sofferenza generata da questo terribile gesto di odio”.
“Il sacrificio di Davide – ha sottolineato l’assessore Rando – non può andare dimenticato. Questo busto e la biblioteca della scuola Fedeli, già a lui dedicata, sono oggi simbolo per continuare a ricordare quanto è accaduto e, soprattutto, per mantenere viva la memoria di questo giovane veronese che, a soli vent’anni, trovò la morte nella terribile strage di Bologna”.
Davide Caprioli, oggi simbolo di una gioventù spezzata, sarà ricordato anche dalla Rai, con alcune interviste alla sorella Cristina, che andranno in onda: questa sera alle 21.10, con la puntata di Rai Storia “Speciale “Bologna 2 agosto 1980”; domani sera, in seconda serata su Rai 1, con uno speciale di Carlo Lucarelli “02/08/1980 Un giorno nella vita”; domenica 2 agosto, in prima serata su Rai 3, con il programma “Frontiere”.