L’UNESCO ha dichiarato il 27 Ottobre la Giornata Mondiale per il patrimonio audiovisivo. Una preziosa occasione per promuovere la consapevolezza dell’importanza di immagini e suoni per la memoria collettiva. Con il termine audiovisivo (AV) ci riferiamo a quei documenti costituiti appunto da video e effetto acustico come film, programmi e proiezioni. Gli audiovisivi raccontano le storie di vita e delle culture di tutto il mondo, rappresentando un patrimonio inestimabile in quanto sono un’affermazione della nostra memoria collettiva e un’importante fonte di conoscenza. Gli AV riflettono la diversità culturale, sociale e linguistica delle nostre comunità, attraverso la loro visione ci aiutano a crescere e a comprendere il mondo a cui tutti apparteniamo. Il patrimonio audiovisivo rappresenta un’opportunità per la didattica e il sapere, poiché offre agli studenti la possibilità di ampliare i propri canali di studio e approfondire tematiche complesse grazie al supporto delle immagini in movimento. Ma non solo, ognuno di noi tramite la visione, naturalmente selezionata alla base, può scoprire nuove realtà e addentrarsi in tematiche di proprio interesse. Negli ultimi anni gli Psicologi stanno prendendo sempre più in considerazione il potere formativo e terapeutico degli AV, si stanno diffondendo attività di cineterapia che, proprio attraverso la visione di film accuratamente scelti, supportano i pazienti nel loro processo psicoterapeutico. Diversi sono i benefici che possono derivare dall’osservare le modalità agite dai personaggi in situazioni problematiche. Le migliorie possono riguardare lo sviluppo di capacità di problem-solving, l’aumento delle capacità di riflessione sulle proprie modalità relazionali, l’attenzione al riconoscimento e alla gestione delle emozioni, l’accrescimento delle capacità empatiche. Inoltre può esservi una maggiore consapevolezza e rispetto dell’esistenza di diversi punti di vista, nonché lo sviluppo di capacità di simbolizzazione. Vi può essere apprendimento anche dal punto di vista cognitivo attraverso l’attivazione emotiva data dall’immedesimazione. Molti sono i film che trattano di Psicologia e di malattie mentali, ecco una breve lista di titoli interessanti per gli “appassionati del settore” che possono aiutare a comprendere meglio questa scienza e alcune patologie. Per addentrarsi nella malattia mentale per antonomasia la Schizofrenia: “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Milos Forman 1975 e “A beautiful mind” di Ron Howard 2001, in merito al Disturbo Ossessivo Compulsivo “Qualcosa è cambiato” di James Brooks 1997, rispetto i Disturbi di Personalità “Ragazze interrotte” di James Mangold 1999, sul tema disturbi dell’umore “The hours” di Stephen Daldry 2002, basato su un esperimento di psicologia sociale “L’onda” di Dennis Gansel 2008. E ancora “Still Alice” di Richard Glatzer 2014 sul dramma dell’insorgenza dei sintomi dell’Alzheimer e “American Sniper” di Clint Eastwook 2015, storia di un soldato che rientrato in famiglia sviluppa un Disturbo Post-Traumatico da Stress.
Sara Rosa, psicologa e psicoterapeuta