Prosegue il nostro viaggio nei problemi, nei bisogni e nei sogni dei quartieri della città attraverso il lavoro di ascolto che è stato realizzato dal Comune e scritto nero su bianco nel documento prleiminare del Pat, Piano di assetto del territorio che dovrà tracciare le linee di intervento e di sviluppo per la città di domani. Ne esce una precisa radiografia della situazione attuale e dei tanti progetti mancati che la città ha perduto in questi anni e le concrete esigenze dei residenti per veder garantita una qualità della vita di buon livello e che non si deteriori.
Dopo le prime due puntate dedicate alla Circoscrizione 1 (Città antica, Veronetta, San Zeno), passiamo alla Circoscrizione 2 che comprende Borgo Trento, Valdonega, Ponte Crencano Pindemonte, Parona, Avesa e Quinzano.
E cominciamo da Borgo Trento che vuol dire Arsenale e traffico, anziani e ospedale. La sua particolarità è che si tratta di un quartiere prevalentemente residenziale. Vi sono punti/luoghi che sono forti attrattori di traffico, come l’ospedale e prima che la spostassero anche la sede di Cattolica, scuole pubbliche e private. Vede la presenza dell’ex Arsenale austriaco, area verde mai sistemata e tanto invocata dai residenti, ed è quartiere di congiunzione tra centro storico e periferia nord-ovest, il che lo rende quartiere parcheggio di coloro che si vogliono avvicinare al centro.
Chi ci abita qui? Se una volta era il regno delle famiglie e del baby boom degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, ora l’età media è molto alta, molti di questi anziani vivono da soli o con badanti. “La qualità di vita è piuttosto buona, quartiere ben servito dai servizi pubblici, ma qualità dell’aria e dell’ambiente sono peggiorate a causa del traffico e della mancanza di aree verdi. L’ex Arsenale sarebbe una risorsa importantissima, che si vorrebbe vivere di più e meglio, però “è una risorsa potenziale, visto che non è utilizzato” mentre la fontana e il parco giochi potrebbero essere migliorati, ma restando sul tema degli spazi verdi, anche i giardini Lombroso sono poco utilizzati e in generale emerge che tutte le aree verdi hanno bisogno di essere sistemate.
Gli spazi più vissuti sono quelli di piazza Vittorio Veneto è molto vivace grazie alla presenza del mercato e del mercato a KM0 che è stato recentemente spostato, inoltre è un luogo di incontro di anziani e badanti. Via 4 novembre zona di movida, piazzale Stefani dove ci sono fermate del bus, bar e sempre molto popolato. Le trasformazioni del quartiere in questi ultimi anni sono scivolate verso un peggioramento: aree verdi poco tenute, aumento esponenziale del traffico visto che essendo a ridosso del centro la gente lo usa come parcheggio, ospedale come attrattore di traffico. Aumento spropositato di locazioni turistiche e calo negozi di vicinato. Nel quartiere è da tanto che non vengono fatti interventi/risistemazioni, l’ultimo risale al rifacimento di via IV Novembre, avvenuto circa una decina di anni fa.
Inoltre il quartiere è stato profondamente trasformato nei decenni scorsi dalla fortissima presenza delle banche con un fiorire di agenzie di credito che poi si sono ritirate lasciando molti spazi vuoti e da reinventare. Tra le necessità più richieste, le piste ciclabili che mancano per cui tutti vengono in macchina. Mancano luoghi di aggregazione per anziani (numerosi), mancano zone pedonali (le macchine sono parcheggiate ovunque), i marciapiedi spesso sono molto danneggiati e quindi impraticabili non è un quartiere a misura di bambini o di giovani, o di famiglie giovani.
E il sogno è proprio che borgo Trento tornasse ad essere un quartiere di giovani, di bambini, che quindi aumentasse l’offerta per questo target – unico parco è quello dell’Arsenale, ma non è mai stato risistemato/ripensato ed è rimasto invariato da quanto anche i partecipanti erano giovani.
Difficile che si trasferiscano qui nuove famiglie perché costi delle case sono molto elevati.
La circonvallazione per le Torricelle
VALDONEGA.
Altra porzione di Circoscrizione 2 molto residenziale è questa zona collinare con presenza di molto verde. Il quartiere è caratterizzato da movida serale, che porta molto traffico notturno (zona discoteche Amen, Piper etc..) – insostenibile secondo chi abita qui.
La presenza della scuola crea molto traffico e passaggio. I problemi stanno quindi sul fatto che è un quartiere di attraversamento anche per la strada delle Torricelle, vera e propria circonvallazione..
Chi abita qui? Gli abitanti sono per lo più anziani.
E’ un quartiere che negli ultimi anni ha subito trasformazioni e non positive: si sono snaturati i luoghi, sempre più dedicati ad attività notturne (Amen aperto fino alle 4, varie discoteche), con scarso rispetto delle normative dell’ambiente che hanno portato a trasformazioni negative a livello urbanistico secondo i residenti.
Chi viene da fuori passa dalle Torricelle per non passare per il Lungadige (via Torricelle è usata come tangenziale di fatto). I residenti in maggioranza non sono favorevoli al traforo, ma si devono pensare a delle alternative per evitare di “invadere” il quartiere. Quartiere che è piccolo, dove ci si muove a piedi, ma non è possibile muoversi in bici perché non ci sono piste ciclabili – si usano mezzi.
valdonega avrebbe anche delle potenzialità da sfruttare come la casa romana (poco conosciuta), Polisportiva Nievo, la collina veronese con il sentiero europeo (poco valorizzato).
Luoghi di ritrovo sono Villa Are, il teatro parrocchiale, forte Sofia. Ci sono poi spazi come Parco delle Colombare, parco di via Nievo, l’ambito collinare ma il Parco Peter Pan è in stato di abbandono.
I residenti chiedono attività aggregative e lamentano la mancanza di parcheggi e l’aumento del numero delle auto mentre per contro andrebbe valorizzato il parcheggio don Mazza affinché possa servire agli abitanti. E’ un quartiere dove manca una piazza e alcuni servizi di prossimità sono carenti (hanno chiuso gli uffici postali, sono diminuiti i negozi di prossimità). L’assenza di attività commerciali impedisce di vivere davvero il quartiere. Sogni per il futuro: rendere più fruibile parco della collina istituendo giornate ecologiche chiuse al traffico, valorizzazione sentieri, soprattutto una parte del sentiero europeo. Sentieri tenuti perfettamente dal CAI – l’utilizzo è molto intenso, soprattutto il weekend, quello che manca è un servizio pubblico di navette che portino le persone dalla città.
Rendere via dei Colli e via Torricelle a senso unico con pista ciclabile. Adeguamento del marciapiede di via Marsala.
Esplosi i grandi centri commerciali. E sul quartiere gravitano le persone che si devono rivolgere all’ospedale di Borgo Trento
PONTE CRENCANO/ PINDEMONTE
Altra zona ad alta densità abitativa e residenziale, questo quartiere è urbanisticamente giovane, ben strutturato, nato negli anni 70/80. Chi abita qui? La popolazione sta invecchiando nonostante la presenza anche di giovani famiglie e giovani adolescenti; si sente la mancanza di spazi strutturati che possano essere utilizzati dagli anziani, gli spazi verdi vengono usati meno, devono essere ripensati. Presenza di famiglie di immigrati (Sri Lanka, Pakistan, India), in parte integrate e in parte non tanto.
Le attività commerciali di prossimità in calo – a favore di grandi centri commerciali.
Lo spazio di San Martino dove viene realizzata ogni anno la festa in rosso
(vicino le Santini) potrebbe, secondo i residenti ascoltati durante la elaborazione del Pat, essere meglio utilizzato, in quanto il resto dell’anno è chiuso e viene aperto ed usato solo per feste.
Ci sono disagi per il Parco via Nervesa e la regolamentazione degli spazi delle aree cani e non, c’è area cani vuota e i cani sono nell’area “persone”.
nel quartiere ci sono parrocchie, locali e bar e i comitati di quartiere sono
molto attivi. Vi sono spazi utilizzati come le attrezzature sportive di Pindemonte, Via Prati, via Locchi.
Sul quartiere gravitano le persone che si devono rivolgere all’ospedale di Borgo Trento e alla clinica san Francesco.
E’ tutto sommato un quartiere ben servito da mezzi pubblici, forse poco utilizzati di sera.
I bisogni sono molteplici e riguardano la capacità di mettere insieme varie realtà, di fare rete e aggregarsi. Non c’è la capacità di mettersi insieme – grazie alla parrocchia ci sono tantissime attività per i giovani (scout, riunioni genitori etc..), poi ci sono varie associazioni/comitati che organizzano attività per altre fasce di età, ma sono tutte scollegate, non si parlano, non si accordano.
Tra i problemi: la chiusura di via Prati (pedonale) tra la chiesa e il parco giochi,
l’area verde di via Nervesa e piazza Donatori di Sangue.
Sogni per il futuro. Esistono idee progettuali per vivacizzare il parco delle Santini, della festa in
rosso, con attività sportive tutto l’anno (l’anno scorso c’è stato un forum dello sport). Servono maggiori spazi per ragazzi.
La sala consiliare di Via Villa è una struttura che sarebbe da abbattere e ricostruire. La proposta potrebbe essere di costruire un centro polifunzionale che copra Quinzano, Avesa e Ponte Crencano, ovvero un bacino più ampio rispetto alla semplice fruizione di quartiere, che sia uno spazio plurigenerazionale, fruibile sia dai cittadini che dalle associazioni.
Tra le richieste, la creazione di zona 30 all’interno del quartiere e attenzionare il collegamento con la parte sud sponda Adige, già tagliata da via Mameli ma a rischio maggiore di cesura con il filobus.
Migliorare gli spazi pubblici esistenti integrandoli con altri: le Parrocchie del Sacro Cuore e Maria Ausiliatrice dispongono di piazze e sono piuttosto frequentate, ma rimangono luoghi pensati anni fa, semplicemente chiudendo una strada si potrebbe avere uno spazio pedonale agibile facilmente.
MB
(terza puntata)