Un anno dedicato a mons. Ferrazzetta Partito da Selva di Progno, è rimasto legato all’Africa dove ha voluto essere sepolto

Per ricordare i cento anni dalla nascita di mons. Settimio Arturo Ferrazzetta – nato a Selva di Progno l’8 dicembre 1924 e diventato primo Vescovo e Primate della Guinea Bissau nel 1977 – domenica 10 dicembre si celebrerà a Selva di Progno, in provincia di Verona, l’apertura dell’anno a lui dedicato. La Chiesa di Verona, tramite il Centro missionario diocesano, si è fatta promotrice, assieme a Rete Guinea Bissau, a Casa Museo Ferrazzetta e ai frati minori della Provincia di S. Antonio (Veneto e Friuli Venezia Giulia), dei festeggiamenti che condurranno sino al 100° anniversario della nascita del presule veronese il prossimo anno. Il programma di domenica 10 dicembre prevede alle 10.45 l’accoglienza al Vescovo Domenico Pompili nella piazza a Selva di Progno con il monumento dedicato a mons. Ferrazzetta, seguito alle ore 11.00 dalla celebrazione eucaristica nella chiesa parrocchiale e dai saluti istituzionali. Alle 12.30 il taglio del nastro della mostra itinerante dedicata al vescovo guineano e per tutta la giornata la visita della Casa Museo Ferrazzetta in contrada Bernardi. Missionario appartenente alla famiglia dei Frati minori, mons. Ferrazzetta operò per oltre quarant’anni, dal 1955 sino alla morte nel 1999, in Guinea Bissau coniugando l’evangelizzazione alla promozione umana e sociale del popolo guineano. Fu pastore tra gli ultimi e costruttore di pace, tentò un’opera di mediazione anche nel corso della guerra civile della Guinea-Bissau. Nato a Selva di Progno di Verona, in contrada Bernardi, l’8 dicembre 1924, Settimio Arturo Ferrazzetta entra giovanissimo nei frati minori; a partire dal 1955 si reca come missionario in Guinea Bissau, piccolo e povero stato dell’Africa occidentale, dove assieme ad alcuni confratelli inizia la costruzione delle prime opere della Chiesa cattolica. Nel 1977 è ordinato Vescovo dell’unica diocesi Cattolica di Guinea Bissau da papa Paolo VI. L’ordinazione non cambia però l’indole di padre Settimio che rimane l’umile frate sempre pronto ad aiutare i più bisognosi. Prosegue dunque con instancabile forza la sua attività di promozione della dignità umana indipendentemente dal credo religioso, dalla etnia e dalla situazione sociale ed economica di chi ne è destinatario. Costruisce, facendosi lui stesso muratore, lebbrosari, ambulatori, farmacie, laboratori, reparti materno-infantili, asili e scuole di ogni genere. Nel 1998, allo scoppio della guerra civile diventa l’uomo della mediazione, nella continua ricerca del dialogo fra le parti in lotta, affrontando innumerevoli sacrifici purché la speranza di pace si trasformi in certezza. Muore, senza vedere la fine della guerra, il 27 gennaio del 1999 in Guinea Bissau, dopo oltre 40 anni di eroica vita missionaria, alla vigilia della giornata dei malati di lebbra per i quali si era recato in missione. La sua tomba si trova nella cattedrale di Bissau. Nel 1999 nasce a Verona la Rete Guinea-Bissau Onlus, grazie all’idea dal vescovo Ferrazzetta di creare una realtà che unisse e coordinasse tutti coloro che si adoperavano a favore del popolo della Guinea Bissau.Oggi la Diocesi di Verona è presente in Guinea Bissau presso la Diocesi di Bafatà nella Parrocchia di São D. Comboni, dove operano don Lucio Brentegani, don Andrea Mattuzzi, don Jacopo Campagnari e Francesca Brunelli.