Dante Alighieri rivivrà in un altro spazio della città. Proseguono le iniziative per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. L’ultima, in ordine temporale, è la statua promossa dal Comitato scaligero della Società Dante Alighieri e realizzata dal maestro Albano Poli. Un dono per Verona, una delle tre città dantesche d’Italia. Un’opera che rimarrà nella storia come uno dei simboli delle celebrazioni e dell’anniversario 2021. E che verrà svelata solo nel momento dell’inaugurazione. Quello che si sa già è che la scultura non sarà solo un manufatto da ammirare e fotografare ma avrà la capacità di entrare in relazione con le persone. E di attivare una sorta di riflessione personale con quello che rappresenta il percorso dantesco tra Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Per l’occasione, grazie alla collaborazione con la cantina Ca’ dei Frati, sono state realizzate tre etichette che ricordano le cantiche dantesche. E una medaglia in bronzo, opera di Dream App, che da quest’anno in poi sarà utilizzata dalla Società Dante Alighieri, a ricordo dell’anniversario.
A presentare l’iniziativa dei prossimi giorni, il sindaco Federico Sboarina e la presidente del Comitato di Verona della Società Dante Alighieri Maria Maddalena Buoninconti e membro del Consiglio centrale, insieme al vicepresidente Amedeo Portacci. Erano presenti il figlio dello scultore, Paolo Poli, Mariachiara Dal Cero della cantina Ca’ dei Frati e Andrea Gressi di Dream App.
“Verona non era mai entrata nei festeggiamenti danteschi, un risultato che abbiamo conquistato e rivendicato con forza e che merita di essere fissato nella storia – ha detto il sindaco -. Un traguardo che abbiamo raggiunto grazie alla collaborazione di tante realtà cittadine che hanno fatto la loro parte, raccogliendo il nostro invito a coordinarci per arrivare pronti a queste importanti celebrazioni. Un lavoro corposo fatto in sinergia con il Comitato di Verona della Società Dante Alighieri, nata proprio con questa vocazione”.
“Sarà uno spettacolo per gli occhi – ha affermato la presidente Buoninconti –, sono certa che diventerà una delle statue più fotografate di Verona. Non possiamo che essere orgogliosi di dare questo contributo importante alle celebrazioni dantesche, quello di Verona, infatti, è il comitato più antico della Società Dante Alighieri e si è sempre prodigato per diffondere l’opera del Sommo Poeta”.
“E’ una statua che vuole essere diversa dalle altre – ha concluso Poli -. Si metterà in relazione con le persone che la guarderanno. Porrà al centro Dante quale autore della Divina Commedia e porterà ogni visitatore a fare una riflessione sulla propria vita in relazione al viaggio del Sommo Poeta tra Inferno, Purgatorio e Paradiso”.