“Il nuovo DPCM prevede la chiusura immediata di tutte le manifestazioni fieristiche. Il provvedimento è uno shock gravissimo per il settore fieristico per il quale serve un atto urgente con un intervento economico a fondo perduto. Il Governo deve dare risposte immediate alle fiere, alle quali aveva garantito che una eventuale stretta sarebbe stata programmata – commenta Maurizio Danese, presidente di AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane. – La sospensione immediata non solo causa ulteriori ingenti danni a un settore già messo in ginocchio da una chiusura forzata da marzo al primo settembre, che ha causato la perdita di oltre il 70% del fatturato, ma è una ulteriore mazzata economica per quartieri che avevano già avviato gli allestimenti per le manifestazioni che si dovevano tenere nei prossimi giorni. Le fiere richiedono tempi lunghi di preparazione e grandi investimenti sia per chi le realizza che per gli espositori e per le società che contribuiscono alla loro realizzazione e non si può chiudere il settore da un giorno all’altro.
Speriamo che la promessa del Premier Conte e del Ministro Di Maio di un intervento di ristoro a fondo perduto per il settore si concretizzi immediatamente”.