La flotta della Protezione Civile si arricchisce di un nuovo importante mezzo per affrontare al meglio ogni emergenza. E’ il pick-up Ford Ranger acquistato di recente dal Comune e presentato oggi in piazza Bra.
Il mezzo va ad aggiungersi a quelli già in dotazione alla Protezione Civile, alcuni dei quali ormai datati e che con il passare del tempo saranno dismessi. Un nuovo strumento per intervenire e gestire al meglio ogni situazione, dalla più semplice alla più complicata, che verrà utilizzato in tutte le attività che riguardano rischi antropici e naturali nel territorio comunale. Sarà dunque fondamentale per l’attività di protezione civile, dalla pronta emergenza legata ad incendi e nubifragi fino alla gestione di situazioni come è stato il lockdown, prestando servizio nei centri tamponi e vaccini, un grande lavoro svolto dalle 18 associazioni che fanno parte della consulta della Protezione Civile.
Il nuovo fuoristrada, che va ad aggiungersi ad altri tre pick-up, un camion dotato di gru per sollevamento e trasporto di materiali pesanti, e altre dotazioni in base al tipo di emergenza, è costato circa 32 mila euro, è un 4×4 a doppia cabina e di cilindrata 2000 cc, quindi non un mezzo normale e di ordinario utilizzo. La sua caratteristica principale è infatti essere polivalente e molto funzionale. Può operare in contesti urbani e semi urbani, superando superfici e tratti difficili. Ha inoltre la possibilità di trasportare cinque persone per coordinare le unità operative mobili, un’ottima possibilità di carico nel cassone posteriore, ma soprattutto una grande capacità di traino per tutta una serie di carrelli che devono trasportare un peso consistente in dotazione alla Protezione Civile, come ad esempio la cucina mobile. In caso di necessità il pick-up può essere anche utilizzato come mezzo di rappresentanza. Alla presentazione e alla consegna delle chiavi erano presenti l’assessore alla Protezione Civile Marco Padovani, l’assessore all’Economato Luca Zanotto, il responsabile del Nucleo Protezione Civile di Verona Stefano Bertelè, alcuni rappresentanti della Protezione Civile e dell’Associazione Nazionale Alpini.