Il dg dell’Ulss 9 Patrizia Benini ha incontrato a Negrar l’amministratore delegato del Sacro Cuore Claudio Cracco. All’incontro erano presenti il presidente dell’Ospedale, fratel Gedovar Nazzari, il direttore sanitario, Fabrizio Nicolis, il direttore generale della Ricerca con delega all’Università, Mario Piccinini, e il vicedirettore sanitario, Davide Brunelli.
Il primo incontro tra i vertici dell’Azienda sociosanitaria e dell’Ospedale di Negrar è stato un’importante occasione per affrontare i nodi della sanità veronese e confrontarsi sulle prospettive future e su come sviluppare il rapporto di collaborazione tra pubblico e privato accreditato.
Una sinergia presente da tempo che si è intensificata durante il periodo pandemico, quando il “Sacro Cuore Don Calabria”, presidio ospedaliero della Regione Veneto, oltre a mettere a disposizione un centinaio di posti letto per i pazienti Covid, è stato per alcuni mesi l’ospedale di riferimento della provincia veronese per l’esecuzione di tamponi molecolari.
Il dottor Cracco ha ribadito la piena disponibilità a collaborare in particolare alla riduzione delle liste di attesa, all’attività di screening dei principali tumori e nel settore dell’emergenza-urgenza. Inoltre come IRCCS per le malattie infettive e tropicali il Sacro Cuore continuerà a mettere a disposizione la competenza dei clinici e ricercatori per una collaborazione finalizzata non solo alla diagnosi e alla cura delle patologie infettive emergenti, ma anche alla sorveglianza, per impedire nuove epidemie.