Una squadra è come un diamante, una squadra è per sempre. Succede così, quando hai vissuto anni e anni di partite, di vittorie e sconfitte, di gioie e delusioni. Quando hai condiviso centinaia di spogliatoi, di facce storte e smorfie amare, di grandi sorrisi, di abbracci senza fine. “Il Gigi è all’ospedale”. Il Gigi è Busatta, 72 anni oggi. Il tam tam si diffonde in fretta. Parte (spesso) da Franco Nanni, un altro di quel Verona “senza tempo”, forse uno dei più amati della storia gialloblù. “Il Gigi ha bisogno di noi”. Nanni, Luppi, Zigoni, Maddè, Mascetti, il tam tam raggiunge tutti. Come una volta. Perchè una squadra resta sempre una squadra. “Ci siamo sentiti, ci siamo mossi, come facciamo sempre in questi casi”, dice Nanni. Lui, l’uomo che ha fondato l’Associazione degli Ex gialloblù, oggi presieduta da Chicco Guidotti. Nanni è un esempio per tutti, anche se non glielo devi dire. “Io penso – ha sempre detto – che la vita sia una ruota che gira, oggi tocca a te, domani a me. Se togliamo i valori umani, se togliamo la solidarietà, l’amicizia, che cosa resta in un rapporto? Anche una squadra è così, deve essere questo. Noi abbiamo avuto la fortuna di vivere una straordinaria stagione, fatta di risultati, ma fatta soprattutto di valori umani che resistono al tempo. Per questo è nata l’Associazione, per questo se qualcuno di noi ha bisogno, noi ci siamo. Gli anni passano, ma quello che abbiamo vissuto insieme non ce lo toglie nessuno”. E proprio “quello che hanno vissuto insieme”, li ha fatti ritrovare vicino a Gigi Busatta, il “silenzioso di Marostica”, come lo definì l’impareggiabile fantasia di Valentino Fioravanti, il cantore di quell’epoca felice. Centosessanta partite gialloblù, tra il ’73 e il ’78. Quattordici gol, classe, corsa, fisico, serietà. “Scende Busatta sulla fascia lateral” era il coro della curva. Ci sarà gente con i lucciconi agli occhi, a ricordare. Poi ha fattoil tecnico, ha allenato anche il Chievo, ha vissuto sempre di calcio, penalizzato, forse, proprio da quel suo carattere un po’chiuso. “Siamo andati a trovarlo, gli siamo stati vicini, in un momento delicato, anche se Gigi è una roccia, come lo era una volta e s’è ripreso alla grande”, aggiunge Nanni. Gigi Busatta sta di nuovo benone, s’è scrollato di dosso medici, medicine, flebo e quel minimo d’ansia che l’ospedale suscita sempre. Gigi Busatta festeggia oggi, nella sua Marostica, 72 anni portati alla grande. Una festa semplice, in famiglia. Con la famiglia allargata di una squadra “senza tempo”, che magari non sarà a Marostica, ma di sicuro lo chiamerà, si farà sentire. Nanni, Luppi, Zigoni, tutti gli altri… “Ciao Gigi, occhio che ti arriva il cross, di testa sono tutte tue” gli dirà Zigoni. Come se il tempo non fosse mai passato. E forse il tempo non è mai passato…
Raffaele Tomelleri