Tutti pazzi per la Lessinia. Il boom della montagna Ma attenzione alle regole. Baite e rifugi, più o meno rustici, ripopolati da ciclisti ed escursionisti

Il caldo torrido di questa estate che ha visto arroventarsi la città con punte di 40 gradi ha spinto i veronesi a riscoprire e riconquistare la Lessinia lla ricerca di un po’ d’aria fresca. Non che di giorno non facesse caldo anche in nmontagna, a Bosco e anche a Erbezzo la colonnina è arrivata a 30 gradi ma comunque alla sera il fresco era garantito e di notte si riusciva a dormire, a differenza delle saune cittadine.
E la Lessinia sta vivendo una nuova stagione felice: abbandonata l’illusione di farne una stazione sciistica invernale per lo sci alpino visto lo scarso innevamento, resiste lo sci di fondo, ma d’estate sta diventando la patria delle mountain bike e degli escursionisti. Una riscoperta che sta finalmente portando alla rivitalizzazione di malghe e rifugi, riaperti o rilevati soprattutto da giovani che valorizzano i prodotti tipici. Certo, ci son i rifugi che hanno mantenuto l’aspetto più montanaro e quelli che per attirare i giovanin invece puntano sullam musica techno ad alto volume o su ambienti sofisticati che ricordano più i locali dei Navigli milanesi che le ruvide baite montanare. Ma tant’è: dal Trentino all’Alto Adige cresce ovunque la richiesta di servizi da hotel anche in quota e qualcuno cerca di adattarsi, altri resistono. L’importante è che la montagna sia conosciuta e rispettata. L’ente parco presieduto da Giuliano Menegazzi ha diffuso le regole di comportamento che non vanno dimenticate perché non tutto è consentito.
Per esempio, va rispettato il divieto di transito in auto nel parco della Lessinia e va evitato di usare inutilmente l’auto. Ma dove si può transitare? Le strade percorribili in auto sono quelle che portano da Bocca di Selva a Podesteria e al Prima Neve, mentre a Castelberto si dovrebbe arrivare solo a piedi nell’ultimo tratto, salvo deroghe (informarsi al rifugio).
Inoltre, all’interno del parco è vietato il campeggio libero anche se non sono pochi i giovani che piantano le tende per una notte, a rischio di essere multati.
Non si possono accendere fuochi se non nelle aree attrezzate per i pic nic. Accendere fuochi liberi soprattutto in questi periodi molto secchi può avere conseguenze molto gravi ed è punito severamente.
E’ poi molto importante non abbandonare i rifiuti, ma riportarli a casa: lasciare anche residui di cibo o frutta che non sono di per se inquinanti rappresenta un pericolo per gli animali selvatici, che vengono così attirati in zone frequentate dagli escursionisti.
Il parco invita a collaborare per mantenere e proteggere gli ecosistemi e i luoghi di nidificazione e le fonti alimentari evitando di arrecare disturbo e danni all’ambiente. Ovviamente non si possono raccogliere minerali e fossili che appartengono alla montagna.
Per i camminatori si consiglia di non abbandonare i sentieri segnati e a rispettare la proprietà privata e i recinti. Se trovate cancelli da aprire, ricordate di richiuderli per evitare che il bestiame scappi.
Proprio per far riscoprire e rispettare la Lessinia, il suo ambiente e le sue tradizioni, l’ente parco sta promuovendo varie iniziative: il 27 agosto inusuale percorso tra le antiche contrade di San Giovanni Ilarione, con sosta ai Basalti Colonnari. Ritrovo a San Giovanni Ilarione alle 9, durata 3.30 ore, 6 km e 200 metri di dislivello. E il 10 settembre, domenica, in occasione dell’antica Fiera del Bestiame di Erbezzo, panoramico percorso dalle contrade alte e le malghe del paese lessinico.Tra contrade e malghe nella Lessinia centrale, ritrovo a Erbezzo alle 9, durata 5 ore, lunghezza 8 km, dislivello 400 metri.
Sabato 27 settembre invece suggestivo percorso verso la foresta del Vaio dell’Anguilla, con possibilità di ascoltare l’inconfondibile bramito dei cervi della Lessinia. Ritrovo a Bosco Chiesanuova alle 16.30, durata 3.30, lunghezza di 4 km, dislivello di 250 metri.
E sabato 30 settembre una iniziativa particolarmente rivalutata quest’anno: in occasione degli ultimi giorni d’alpeggio, scenografico percorso lungo il Sentiero delle Gosse, dai Parpari alle malghe Monticello e ritorno dal versante orientale del Monte Potteghe. L’iniziativa si chiama Descargar Montagna e ripercorre i tracciati della transumanza alla fine della stagione d’alpeggio. Ritrovo ai Parpari alle 14.30, durata 4 ore, lunghezza 6 km, dislivello 300 metri, dalla zona di Roverè a Selva di Progno.
La rassegna “Camminaparco” è un vasto programma di escursioni guidate organizzato al fine di promuovere il territorio dell’area protetta e valorizzare le sue peculiarità culturali.
La grande novità sarà il calendario prolungato delle escursioni fino ai primi mesi del 2024 con alcuni itinerari invernali sulla neve, con l’ausilio delle ciaspole. Tutte le escursioni guidate sono a partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria sul sito internet www.altalessinia.com.
“Siamo riusciti ad organizzare un ricco calendario di escursioni, ampliandolo rispetto alla scorsa edizione”, spiega Giuliano Menegazzi, presidente del Parco Regionale della Lessinia, “abbiamo esaudito la grande richiesta di programmare escursioni anche nel periodo invernale, infatti il calendario degli eventi si concluderà nel mese di marzo del prossimo anno”.
“Auspichiamo che il ricco programma venga apprezzato dai tanti escursionisti che amano la nostra Lessinia”, conclude.
Che la stagione estiva sia stata di grande soddisfazione lo conferma il vicepresidente del Parco regionale, Marco Cappelletti, sindaco di Selva di Progno: “La Lessinia si conferma un attrattore importante, anche dal punto di vista turistico: a due passi dalla città, offre non solo un territorio naturale da conoscere e vivere ma anche iniziative ad hoc”, spiega Marco Antonio Cappelletti delegato al Turismo del Parco Naturale Regionale della Lessinia facendo un primissimo bilancio su questa stagione estiva, ancora in corso.
“Se giugno è partito un po’ sottotono, a luglio la ripresa è stata evidente e agosto, rispetto al 2022, in termini di presenze sta registrando un vero e proprio aumento esponenziale”, aggiunge Cappelletti.
“Questo eccezionale risultato è frutto di una serie di fattori. Se le ondate di caldo torrido in pianura influiscono, sono i servizi creati sul territorio, le manifestazioni e le sagre a fare la differenza”, analizza Cappelletti citando, tra i molti appuntamenti che stanno cadenzando l’estate in tutti e tredici i comuni della Lessinia, la Festa del Fuoco a Giazza, quella dei Trombini a San Bortolo, l’Antica Fiera del Bestiame che animerà Erbezzo a settembre.