Tutti insieme appassionatamente. IL PUNTO. Alessia Rotta (Pd), intervista esclusiva Prosegue il nostro “tour elettorale”. Come sta il centrosinistra? “Stiamo lavorando per trovare quell’unità che in passato ci è mancata e per proporre una valida alternativa al centrodestra”

Pronto, onorevole Rotta?
“Eccomi, sono qua. Argomento del colloquio?”
La situazione del centrosinistra, in prospettiva elettorale…
“Allora, oggi possiamo dire di essere finalmente uniti, dopo un lungo lavoro, che ancora prosegue, per trovare condivisione su un progetto che faccia del centrosinistra un blocco unico”.
Blocco unico da…
“Diciamo da Traguardi a Bertucco, con tutte le altre forze che stanno dentro. Penso a +Europa, a Calenda, a tutti gli altri gruppi”.
Ottimista?
“Sì, perchè siamo alla fine di un percorso lungo, che ci ha visto spesso al tavolo e dove abbiamo condiviso i passaggi fondamentali e gli obiettivi che dobbiamo avere”.
Cioè?
“Cioè, che solo un gioco di squadra vero, senza personalismi, può portarci là dove non siamo stati in grado di arrivare nel 2017”.
Obiettivo ballottaggio…
“Certo, obiettivo ballottaggio, che è alla nostra portata purchè evitiamo gli errori del passato”.
Il programma c’è, ma le idee viaggiano sulle gambe dei candidati…
“Già, ma questo non dev’essere il problema che mette in crisi tutto il nostro percorso. Voglio dire che oggi siamo tutti uniti sul nome di Damiano Tommasi, ma dobbiamo anche pensare a un’eventuale alternativa, a come arrivarci, senza perdere di vista il percorso che abbiamo fatto insieme”.
C’è una scadenza entro la quale questo dubbio dovrà essere sciolto?
“Non c’è ultimatum, questo è sicuro. Così come è altrettanto sicuro che entro ottobre dovremo essere in grado di avere il candidato, assieme al quale costruire l’altra parte del percorso verso Verona 2022”.
Anche il centrodestra parla di unità…
“Lo so, ma intanto deve comunque gestire il dualismo Sboarina-Tosi, che comunque è un freno a questa unità. Poi, mi sembra che le acque non siano del tutto tranquille, anche se non voglio guardare in casa d’altri”.
Si parla molto anche di un possibile riavvicinamento Tosi-Salvini…
“Sì, ho visto. Di sicuro, in casa-Lega, non è stato molto apprezzato il passaggio del sindaco a Fratelli d’Italia. E, altrettanto sicuro, è che la situazione a livello nazionale, con Lega e Fratelli d’Italia comunque divisi, qualche conseguenza l’ha già avuta anche nelle città in cui si andà a votare a ottobre. Quindi, è normale pensare che anche a Verona, qualche problemino ci possa essere”.
Ma è pensabile un ritorno di Tosi in Lega?
“Mah, non credo sia così semplice, se pensiamo a quello che Tosi disse a suo tempo su Salvini, nel momento in cui “strappò” con la Lega. Detto questo, penso che sia il momento di dare a Verona un’alternativa vera. Noi siamo qui”.
I punti condivisi del programma?
“Parto da una riflessione molto semplice: se Verona è in questa situazione, qualche responsabilità d chi l’ha amministrata negli ultimi anni ci deve pur essere, no? Penso ad Aeroporto, Banco Bpm, Cattolica, ma l’elenco potrebbe essere molto lungo. Serve una svolta, Sboarina e Tosi sarebbero un deja vu. Dunque…”
Dunque…
“Tocca a noi, ce la vogliamo giocare. Verona non deve più essere la città delle occasioni perdute”