Usufruire di servizi sanitari nel proprio territorio di residenza ed appartenenza utilizzando la propria sanità integrativa. Un traguardo importante per Confcooperative Verona e Federsolidarietà, che ha realizzato uno degli obbiettivi perseguiti dall’associazione di rappresentanza nel valorizzare le attività innovative che sono state create. E’ stata infatti firmata la convenzione tra Cooperazione Salute (la sanità integrativa di Confcooperative nazionale) e il centro medico Al Cristo Lavoratore, gestito dalla Cooperativa Sociale veronese Promozione Lavoro. Aperto da più di un anno per alcune specialità, il centro da metà maggio ha ampliato l’erogazione di servizi, estendendoli a prelievi, visite specialistiche e visite ortopediche con relativi trattamenti riabilitativi. Infatti il centro medico, oltre a rappresentare un’occasione imprenditoriale per un’associata, si traduce anche nell’opportunità, per i soci lavoratori delle 106 cooperative sociali veronesi (a cui se ne aggiungono altre di produzione e lavoro aderenti), di tutelare la propria salute e il proprio benessere. Il centro Medico vuole essere un punto di riferimento per la cooperazione sociale accogliendo i nuovi bisogni che potranno essere espressi dai soci, e soprattutto un punto di riferimento per il welfare aziendale per tutti coloro che ne vorranno usufruire. Un’assistenza di qualità per tutti i lavoratori del sistema cooperativo non è solo un obbligo contrattuale, ma una chiara chance per qualificare il lavoro in cooperativa e offrire a tutti una serie di vantaggi sul piano della salute. Le attività previste dalla sanità integrativa sono riconosciute a tutti i soci lavoratori delle cooperative sociali italiane, e in questo caso a quelle veronesi, che aderiscono a Cooperazione Salute, così come definito dal contratto nazionale e coerentemente con il principio ispiratore della cooperazione, che pone al centro la persona nella figura del socio-lavoratore.