“Ma se non ci fossero le locazioni turistiche, gli ospiti di Vinitaly dove andrebbero? Se ci fosse uno sciopero nostro, cosa succederebbe in una città turistica come Verona?”.
Non nasconde la polemica Edoardo Nestori, presidente dell’Associazione locatori turistici del Veneto nel corso della sesta commissione Cultura di questa mattina. Un tema, quello degli affitti brevi, che sta sollevando un forte dibattito, visto che i posti letto extralberghieri in città sono 18 mila, il triplo delle camere d’albergo. Ma proprio perché la domanda è molto alta, si assiste alla diffusione dei B&B, fenomeno che una mozione del consigliere comunale della Lega Zavarise vorrebbe normare in modo preciso.
Nestori contesta che vi sia una conseguente desertificazione del centro storico (“i residenti sono gli stessi di dieci anni fa”, assicura) ma è una realtà, come esposto da altri partecipanti alla commissione presieduta da Alberto Battaggia, che si è ristretto il mercato degli affitti normali, in particolare quelli per studenti.
Nei giorni scorsi La Cronaca di Verona aveva sollevato il problema se sia il caso, vista la caccia a un posto letto per Vinitaly, di porre uno stop al proliferare dei B&B o se anche per Verona si possa applicare il lodo Venezia che consente alla città lagunare di limitare gli affitti brevi a 4 mesi per alloggio.
E proprio in questi giorni è uscita una ricerca di Airbnb, la piattaforma globale di affitti brevi, sull’effetto Vinitaly a Verona.
I dati Airbnb mostrano una crescita delle ricerche sulla piattaforma per i soggiorni nella nostra città (+400%) per le date dell’evento. Gli host della categoria Vigneti in Italia hanno guadagnato circa 4.500 Euro nel 2022. Non solo italiani: da Stati Uniti, Germania e Finlandia gli arrivi a Verona con Airbnb sono in crescita.
Il turismo in casa non fa eccezione a questo fenomeno, come dimostrano le ricerche di alloggi in città, in aumento già tre mesi prima della fiera. Secondo i dati Airbnb, durante il quarto trimestre del 2022, le ricerche – sia da parte di turisti italiani, sia internazionali – per pernottare a Verona dall’1 al 7 aprile, la settimana della fiera, sono cresciute del 400% rispetto allo stesso periodo nel 2021. Oltre a rappresentare un’opzione conveniente per i viaggiatori, l’home sharing ha un effetto positivo sulle città. Ottimizzare il patrimonio immobiliare esistente e sottoutilizzato consente di gestire i picchi di presenze derivanti dai grandi eventi. In secondo luogo, genera un reddito extra utile agli host per far fronte al caro vita. Secondo le stime Codacons, infatti, quest’anno gli italiani dovranno fare i conti con rincari che superano i 2.400 Euro per ogni nucleo familiare, mentre nella sola estate del 2022 l’host italiano tipo ha guadagnato 2.700 Euro.
Controlli, un giro di vite sui B&B. Organizzata una task force dei vigili urbani. Intanto arrivano viaggiatori da tutto il mondo
“L’ospitalità in casa è un aiuto per le destinazioni più raccolte, che però si trovano al centro di manifestazioni con un forte richiamo di visitatori, come Verona nel periodo di Vinitaly”, ha dichiarato Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia. “In questo modo, inoltre, chi sceglie di condividere la propria casa per un periodo circoscritto di tempo, come in occasione dell’evento, può trarne un reddito extra”.
Secondo i dati Airbnb, gli ospiti che visiteranno la città durante i giorni del Vinitaly provengono principalmente dall’Italia, dagli Stati Uniti e da altri paesi europei. E l’enoturismo sta diventando sempre più popolare, non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i viaggi di piacere. In Italia, a dicembre 2022, erano presenti oltre 10.000 case nella Categoria Vigneti – una specifica categoria di alloggi ricavati all’interno di tenute o in prossimità di esse, nei territori del vino – e l’host tipo per questa tipologia di sistemazione ha guadagnato, lo scorso anno, quasi 4.500 Euro, ospitando viaggiatori internazionali per una media di tre notti.
Tra gennaio e settembre dello scorso anno, i nuovi host in Italia hanno guadagnato complessivamente più di 128 milioni di Euro, un successo determinato anche da prenotazioni arrivate rapidamente. A livello globale, infatti, metà delle case messe sulla piattaforma e prenotate nel terzo trimestre 2022 hanno ricevuto la loro prima prenotazione nel giro di tre giorni.
E’ chiaro che anche in questo settore viene richiesta una sempre maggiore professionalità, come sottolineato in commissione da Paolo Caldana di Confcommercio, per evitare improvvisazioni che provocano poi forti disagi agli ospiti.
E proprio in questi giorni si sta intensificando l’attività della Polizia locale per mettere ordine in questo mercato delle locazioni turistiche.
Gi agenti del comandante Altamura hanno sequestrato nel quartiere di San Zeno il cantiere di una locazione turistica in ritrutturazione per violazione delle norme di sicurezza e con manodopera straniera non in regola. Inoltre sono stati condotti approfondimenti sulle maxi sanzioni a nove locazioni turistiche.
Il recente protocollo firmato in Prefettura in materia di sicurezza sul lavoro, ha infatti portato ad un controllo di iniziativa del Nucleo Edilizia della Polizia Locale di Verona, nel quartiere di San Zeno, dove erano in atto lavori di ristrutturazione di una locazione turistica.
Gli agenti hanno accertato numerose violazioni alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare per l’assenza di parapetti e alla scoperta di lavoratori stranieri non in regola e privi di documenti e di permesso di soggiorno.
L’intero cantiere è stato sottoposto a sequestro penale, su disposizione del pubblico ministero di turno, e i lavoratori sono stati accompagnati al Comando di via del Pontiere per la verifica sull’identità e sulla posizione in merito alla presenza sul territorio nazionale. Verranno segnalati all’autorità giudiziaria i responsabili del cantiere, l’impresa e il proprietario dell’immobile, oltre al coordinatore della sicurezza.
Sono invece terminati gli accertamenti sulle nove locazioni turistiche ubicate nella zona di piazza Erbe che non hanno versato mai l’imposta di soggiorno al comune di Verona.
Le sanzioni comminate dalla Polizia Locale ammontano a 22.983 euro, per varie tipologie di violazioni tra cui l’omessa esposizione del segno distintivo, l’omessa pubblicità del codice, l’omessa informativa dell’imposta di soggiorno. Gli agenti hanno anche accertato che i locatori hanno comunicato l’ingresso di ben 6.287 autovetture dei clienti nella zona a traffico limitato di Verona, negli ultimi sei anni.
E’ pronta infine una task-force per le verifiche sulle strutture alberghiere ed extralberghiere per i prossimi giorni di Vinitaly per il rispetto della normativa regionale e nazionale, a tutela di clienti e visitatori.