Il Turismo Sociale e Inclusivo è uno dei progetti di maggior risalto nel percorso di inclusione che fa parte dell’agenda sociale della Regione Veneto; un progetto ideato in Veneto e realizzato quest’anno anche con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità. A Malcesine, a Palazzo dei Capitani, è stato presentato il progetto di Turismo Sociale e Inclusivo nel Veneto, con riferimento al territorio dell’ULSS 9 Scaligera. Erano presenti l’Assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali, Manuela Lanzarin; il Dott. Pietro Girardi, Direttore Generale ULSS 9 Scaligera; il Dott. Raffaele Grottola, Direttore dei Servizi Socio Sanitari ULSS 9 Scaligera; il Vicesindaco di Malcesine, Livio Concini; Gianluigi Mazzi, Presidente della Conferenza dei Sindaci; Manuel Scalzotto, Presidente della Provincia di Verona, con una folta rappresentanza dei Sindaci del territorio dell’ULSS 9. A Palazzo dei Capitani presenti anche i principali Enti della Provincia: Aeroporto, Camera di Commercio, ATV, Funivia di Malcesine e Monte Baldo, oltre ai presidenti e ai rappresentanti delle associazioni di categoria impegnate nel mondo del turismo: Albergatori, Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti e Confagricoltura; insieme al mondo del Terzo Settore e alle strutture attive nei progetti di inserimento lavorativo per soggetti fragili nel Turismo. All’incontro di Malcesine hanno partecipato anche il Presidente del Comitato Paralimpico regionale Ruggero Vilnai; il Presidente di AIDM Onlus Gabriele Fagnani e i rappresentanti della Consulta Handicap del Comune di Verona. Significativi gli interventi di ragazzi fragili inseriti nei progetti del SIL – Servizio Integrazione Lavorativa ULSS 9.
«Questo è un progetto tutto regionale, fortemente voluto dal Veneto e preso ad esempio a livello nazionale, tanto che quest’anno possiamo contare su un finanziamento ministeriale», ha detto l’Assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali del Veneto, Manuela Lanzarin. «Partito dal litorale veneto, questo progetto ora allarga il suo orizzonte al territorio veronese, con le sue potenzialità di accoglienza turistica. Il progetto, però, non consente solo a chi è disabile un’esperienza di vacanza in sicurezza, ma ha due altre finalità concrete: consentire, a chi lo desideri, di trovare nel settore turistico un’opportunità di lavoro e apprendere una professione; e trovare, partendo proprio da una vacanza, una autonomia abitativa, cominciando da una esperienza fuori casa; perché anche questo ci chiedono le famiglie. Ci possiamo riuscire solo se ci sono una forte sinergia e una rete capillare, come quelle nate nel settore turistico del territorio veronese, frutto delle istituzioni – Regione, l’Azienda ULSS 9, la Direzione dei Servizi Sociali – ma anche degli sforzi delle associazioni del Terzo Settore dell’intervento delle aziende private».
Per il Dott. Pietro Girardi, Direttore Generale ULSS 9 Scaligera, «quando si parla di Turismo Sociale e Inclusivo, intendiamo anche l’inserimento nel mondo lavorativo. A costituire la rete di questo Progetto di Turismo Sociale e Inclusivo sono i nodi – per usare una metafora – rappresentati dai ragazzi disabili che possono crescere e, con questo progetto, avere sempre più autonomia. Le maglie, invece, sono quelle della nostra Regione che vede la collaborazione degli enti, delle aziende del territorio dell’ULSS 9 e delle realtà del settore del turismo che possono contare sulle bellezze del territorio e sulla ricchezza dei prodotti enogastronomici. Come le realtà che risiedono a Malcesine, una cittadina particolarmente sensibile alla disabilità – d’altro canto la Regione ha situato proprio qui, nell’alto Lago di Garda, un centro di eccellenza ospedaliera».
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