Suolo vulcanico, vino e turismo: tre elementi che vivono in stretta sinergia l’uno con l’altro e che concorrono in maniera diretta alla valorizzazione economica e culturale del territorio. Per questo il Consorzio del Soave è stato invitato al VI Congresso nazionale di Geologia e turismo che si sta tenendo in questi giorni a Milano (Sala Congressi CNR dell’Area della Ricerca di Milano – via Corti 12), per un intervento dedicato ai “Vini del Vulcano” durante il quale verranno illustrate le enormi potenzialità che le aree vulcaniche possono avere in chiave enologica e turistica, alla luce delle loro peculiarità geologiche. Il Vulcano è un fenomeno che accomuna molte aree vitivinicole italiane e rappresenta una chiave di lettura originale da spendere sul fronte del turismo. Questa l’idea di fondo che aveva dato vita all’Associazione delle Doc Vulcaniche di cui era capofila il Consorzio del Soave, entrata nel pieno delle attività in occasione di Expo 2015, e che gli organizzatori del congresso hanno voluto inserire ora nel programma dei lavori. Emozione, suggestioni evocative, ma anche accoglienza, sviluppo della ricettività turistica, coordinamento territoriale, condivisione di obiettivi in chiave promozionale: questi sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati nel corso della presentazione che vedrà la partecipazione di Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave, di Giuseppe De Cesare, studente MBA all’INSEEC di Bruxelles, e di Gianluigi Giannella, geologo. «Parliamo di vini che sono spesso poco conosciuti e di vitigni autoctoni, – evidenzia Aldo Lorenzoni -raccontando tante storie di persone e di aziende veramente nuove». Volcanic Wines – l’associazione Volcanic Wines nasce nel 2012 ed è una associazione, di cui è capofila il Consorzio del Soave, che raccoglie al suo interno le doc italiane di origine vulcanica, assieme ad enoteche e a comuni che sono accomunati dal “fattore vulcano”.