Chiedono una risposta su quattro punti gli accompagnatori e le guide turistiche abilitate dell’Ippogrifo. Hanno infatti inviato un documento ai candidati sindaco nel quale, come associazione, chiedono non contributi o vantaggi economici, ma solo quella che viene definita come una migliore e più sensata gestione dei provvedimenti che la nuova amministrazione adotterà per il turismo. “Dall’attenta lettura dei programmi dei candidati -dicono all’Ippogrifo in una loro nota- non abbiamo notato molta attenzione ad uno dei motori economici di Verona, il turismo, se non – in gran parte – generali affermazioni di principio. Nessun riferimento ai professionisti del settore, le guide turistiche, che conta qualche centinaio di persone, e le loro famiglie. Ciascuna guida incontra in un anno un impressionante numero di visitatori, nell’ordine di molte migliaia, e spesso è l’unica o una delle poche “relazioni” che l’ospite stabilisce con i Veronesi’’. Per aiutare a scegliere chi votare, ma anche per aiutare i candidati a comprendere la misconosciuta realtà delle guide turistiche abilitate (figure altamente professionalizzate, con profonde e specifiche conoscenze storico-artistiche e linguistiche), elencano alcuni dei principali problemi, chiedendo un’opinione esplicita a chi si propone di guidare la città, a partire dalla tassazione dei bus.
“l ticket bus, ovvero l’imposta che viene pretesa da ogni bus che entra nel territorio comunale-scrivono- prevede un salatissimo prezzo standard di ben 150 euro, che viene poi addirittura declinato in 19 tariffazioni diverse, legate a stagionalità, servizi usufruiti, residenza o meno nel Comune di Verona, pernottamento nel Comune oppure nei Comuni del lago oppure ancora nei Comuni veronesi non del lago, motivazione del viaggio… serve un manuale per acquistare correttamente il ticket. Né l’assessore competente né la giunta che ha stabilito tutto questo, sarebbero oggi in grado di comprare il ticket senza incorrere in errori. È poi previsto un percorso ad ostacoli per l’acquisto. Alcuni ticket si possono acquistare solo online, altri ad un parcometro con carta di credito oppure con monetine ma non con banconote, altri a due casse automatiche con carta di credito o banconote ma non con monete, altri al parcheggio bus ma solo con carta di credito…
Senza possibilità di smentita’’. Fanno inoltre presente che Verona è uno dei pochissimi Comuni con il ticket bus a non aver ridotto l’imposta (Verona è tra i Comuni con la tassazione più alta) nel periodo covid.
I professionisti del turismo si sentono poi ignorati. “L’attuale amministrazione, ma come pure anche le precedenti di tutti i colori politici -ribadiscono- non hanno mai coinvolto le guide turistiche per l’illustrazione delle mostre organizzate dal Comune. Si è sempre ricorso ad altri operatori come volontari, studenti, stagisti o altre figure pittorescamente ridefinite come guide didattiche, animatori culturali, guide museali’’.
C’è poi lo spinoso problema di un abusivismo definito fuori controllo. Fanno presente che in alta stagione in alcuni momenti della giornata la maggior parte delle guide che si muovono per il centro non è abilitata. Si tratta di un vero e proprio esercizio abusivo della professione che prevede, tra l’altro, anche sanzioni che dovrebbero ingolosire l’amministrazione (da 1000 a 5000 euro). Negli ultimi anni i controlli, nell’arco dei 12 mesi, sono stati mediamente meno di 5. C’è infine il tema dei tempi. Infatti molti tour operator hanno già stampato i cataloghi viaggi per il 2023 e stiamo ricevendo anche richieste di preventivo per il 2024. Il turismo, come la moda (anzi, ancor più della moda) si muove in largo anticipo rispetto ai tempi della politica. “Non è più accettabile-concludono- che le scelte di aumento del ticket bus o dei biglietti di ingresso ai monumenti o chiusure degli stessi (come accaduto pochi giorni fa con il più visitato di questi, l’Arena) vengano decise, letteralmente, da un giorno all’altro.