Le prime due recite di Turandot sono state salutate da un successo travolgente di pubblico e critica e in un’Arena gremita in ogni posto disponibile. Il cast torna interamente per la terza recita ed è quello delle grandi occasioni, guidato da Anna Netrebko, per la prima volta in Italia nel ruolo della principessa di gelo.
Con lei c’è l’applauditissimo Principe ignoto di Yusif Eyvazov, a completare quella che è stata definita la “coppia d’oro dell’Opera” fuori dalla scena e sui palcoscenici più importanti del mondo, anch’egli per l’ultima serata.
Ultima occasione anche per ascoltare il giovane basso Riccardo Fassi nei panni di Timur, il baritono Alexey Lavrov e il tenore Francesco Pittari rispettivamente come Ping e Pang.
Si confermano inoltre giovani talentuosi come il soprano spagnolo Ruth Iniesta nei panni di Liù, il Mandarino dell’ucraino Viktor Shevchenko e ruoli di fianco di assoluto prestigio come il Pong di Marcello Nardis, l’Imperatore di Carlo Bosi e il Principe di Persia di Riccardo Rados.
L’estremo capolavoro di Puccini è messo in scena grazie anche alle immagini digitali del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, che si integrano con il video-design scenografico realizzato in collaborazione con D-wok. Il Maestro Jader Bignamini, direttore musicale della Detroit Symphony Orchestra e direttore residente della Verdi a Milano, dopo essere stato presenza frequente del Festival veronese negli ultimi anni, guida per la terza e ultima volta i complessi artistici areniani: l’Orchestra, il Coro preparato da Vito Lombardi e le voci bianche di A.d’A.Mus. dirette da Marco Tonini.
Turandot, ultimo capolavoro di Giacomo Puccini, nella sua edizione ormai tradizionale con finale completato dal compositore Franco Alfano, torneràa a fine Festival per due ultime recite con cast rinnovato, il 28 agosto e il 3 settembre.